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Scopri come sfruttare la mia fuga dai parenti per ricreare l'effetto Amazon sul tuo sito e portare i tuoi clienti a prenotare senza nemmeno accorgersene

Mentre scrivo mi trovo in Marocco, più precisamente a Casablanca.

Sono con mia moglie a trovare la sua famiglia e facciamo costantemente dentro-fuori casa tra commissioni, visite alla città e pranzi in famiglia.

Fisiologicamente questa routine non può durare più di un paio di giorni, altrimenti mi scoppia lo stomaco oppure rientro in Italia con un pallone aerostatico (solo che io sarei il pallone).

Così, per scampare all’overdose di pollo, cous cous e msmna (una specie di piada locale) ho pianificato la fuga prenotando un riad a Marrakech.

Il punto è che quando ho realizzato la necessità di scappare, ero totalmente lobotomizzato sul divano con gli occhi in 16/9 nel tentativo di digerire l’ultimo boccone.

Ora, lo so già cosa stai pensando.

Va bene tutto Gian Marco, ma..

Chemmefrega?

E invece ti frega, ti frega.

E ti spiego subito perché.

Perché nel preciso momento in cui ho deciso di prenotare, NON avevo la carta di credito con me.

E non sarei MAI riuscito ad alzarmi.

E quindi??

E quindi ho potuto prenotare con Booking solo perché i dati erano precedentemente salvati dalla mia precedente prenotazione.

Ora capisci qual è la lezione di oggi?

Viviamo in un mondo iperconnesso.

Gli stimoli sono infiniti, ma durano l’attimo di un respiro.

Per esempio, oggi se non avessi potuto prenotare SUBITO, mi sarei addormentato e al mio risveglio non avrei nemmeno ricordato il nome del riad di cui mi ero innamorato (non è vero ovviamente, ci ho messo quattro ore e l’ho scelto SOPRATTUTTO per il nome. Ma io NON sono normale).

E tu?

Hai un booking engine che permette a chi ti cerca di prenotare con un paio di clic?

E soprattutto.

Il tuo booking engine permette ai clienti di creare un account e salvare i propri dati per le prenotazioni future?

Perché se è così, hai due GRANDI vantaggi sul 99% dei tuoi competitor.

Infatti i tuoi clienti possono:

1) prenotare senza carta di credito quando non ce l’hanno;

2) prenotare in due clic (DUE!) senza dover ricaricare i dati (dati anagrafici e email) riproducendo il classico effetto AMAZON. Cioè quando il corriere suona il campanello prima che tu ti renda conto di aver comprato.

Oltre a questo:

🔥 solita guida STRATOSFERICA della destinazione;

🔥 consigli relativi alle attrazioni recensite dai tuoi amici su Facebook (!!).

Morale della favola??

Non c è niente da fare.

A soldi non ci si compete.

Ma anche per TUTTO il resto danno due piste a TUTTI i competitor.

Detto questo, noi NON ci arrendiamo.

E tu devi fare il possibile per rendere competitivo il tuo sito ufficiale.

Venderemo cara la palle.

Stay Pro!


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Il Target di Albergatore Pro

Scorsa settimana ho avuto l’occasione di incontrare molti di voi personalmente, in fiera.

Alcuni li conoscevo già, altri ormai sono amici, con altri ancora ci siamo incontrati per la prima volta. (per me è sempre un piacere stringere la mano a qualcuno che conosco solo on-line).

Detto questo, una delle domande più ricorrenti che ho ricevuto dai nuovi, è relativa al target di clienti con cui lavoriamo.

Per chiarirci, la domanda tipo è:

“Io ho un hotel con 100 camere a Milano, i vostri corsi vanno bene per me?”

Oppure

“Io ho un hotel di 8 camere in Val Gardena, ha senso per me prendere il servizio X?”

Così, al di là delle risposte specifiche che ho dato ai singoli, colgo l’occasione per rispondere a tutti coloro che avessero gli stessi dubbi.

Ma prima facciamo una premessa.

Tecnicamente Albergatore Pro è quella che si definisce un’azienda B2B: business to business.

Tradotto: è un’azienda che vende ad altre aziende (e NON a privati).

Ma questo è vero solo sulla carta.

Perché nei fatti, anche se i nostri clienti hanno la caratteristica comune di avere un hotel e una partita iva con cui scaricare la fattura che gli facciamo, il nostro target NON sono gli hotel.

Sono gli Albergatori (Non è un caso il nome “Albergatore Pro”).

E a livello ancora più alto il nostro target sono LE PERSONE.

“Ok, Gian Marco ma dato che qua non facciamo filosofia, questo cosa significa IN CONCRETO?”

Significa che non conta niente quante camere ha il tuo hotel, se hai una sala congressi, se i tuoi clienti sono famiglie o aziende.

Non conta se il tuo hotel è sul mare in Calabria o sul cucuzzolo di una montagna in Val d’Aosta.

Quello che conta SEI TU.

Perché il nostro mondo parte dalla convinzione che “un’azienda può crescere nella misura in cui cresce la persona che la guida.”

Quindi, quello che conta davvero è LA TUA MENTALITA’.

La tua voglia di metterti in discussione, la tua voglia di sfidare te stesso e lo status quo.

La tua voglia di studiare, impegnarti e lavorare di più, per salire ad un livello superiore.

Perché senza queste caratteristiche NON SI DIVENTA Pro.

Non bastano i corsi, non servono gli strumenti. Non contano gli attestati.

Per compiere la trasformazione serve la tua voglia di stravolgere i tuoi metodi e il tuo modo di pensare.

Per stravolgere i tuoi risultati.

Niente più delegare senza conoscere, niente “persone che fanno il lavoro al tuo posto”.

Il patto è questo.

Tu ci metti la tua ambizione e i sacrifici che sei disposto a fare per raggiungere i tuoi obiettivi.

Noi ci mettiamo le informazioni e ti presentiamo i professionisti che ti servono per completare la trasformazione.

Quindi, ora che conosci la nostra filosofia, hai due possibilità.

Se decidi di sposare la causa sappi che Albergatore Pro è anche casa TUA. Continua a seguirci e condividi il gruppo solo con persone della tua stessa pasta.

Se invece pensi che la sfida sia troppo per te e preferisci la “pappa pronta”, continua a cercare e sicuramente sul web troverai il tuo “distributore automatico di bacchette magiche”.

P.S. nella foto un signore che ha fatto della dedizione e dell'”hard work” il suo marchio di fabbrica


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Se sei una destinazione, ti puoi permettere di fare quello che vuoi?

A novembre, come sempre negli ultimi anni, andrò finalmente in vacanza anch’io, e, come sempre, la mia destinazione saranno gli Stati Uniti.

Le mie vacanze negli USA sono itineranti, macino circa 5-6 mila km e giro una decina di alberghi in poco meno di 3 settimane.

Quest’anno percorrerò la metà di Route 66 che mi manca, la parte che da Chicago arriva a sud ovest in New Mexico, e ho scoperto che passerò proprio davanti all’hotel più vecchio della “Mother Road”.

Si chiama Wagon Wheel Motel e si trova a Cuba (no, non l’isola, ma la famosissima cittadina del Missouri), ha 19 camere, ha aperto i battenti nel 1938 e da allora non ha mai chiuso.

Ora, la caratteristica unica di essere il più vecchio motel della strada più famosa degli Stati Uniti, lo mette nella posizione di acquisire clienti senza fare marketing, perché è un dato oggettivo e chi oggi vuole percorrere la Route 66, non può permettersi di non fermarsi qui.

Ovviamente non è su buching, anzi, se cercate “Wagon Wheel Motel”, il primo risultato è comunque di buching, peccato però che faccia riferimento al Wagon Wheel Inn in Massachusetts, che, per chi non fosse pratico di geografia statunitense, è a 1.800 km di distanza.

Chissà in quanti si saranno sbagliati.

Ora, io vorrei tanto prenotare e, sorvolando sul sito www.wagonwheel66cuba.com che fa pietà (ma tanto chi lo visita ha già fatto la sua scelta), non è presente neanche un booking engine, c’è solo un form di richiesta informazioni da compilare.

Non solo.

Tra i vari campi da riempire, in uno bisogna indicare i dati della carta di credito!

E certo, metto i miei dati su una pagina non https.

Ma non demordo, provo almeno a chiedere informazioni, magari quando vado non c’è neanche posto e mi sto arrabbiando per niente.

Decido quindi di mandare una banalissima mail con scritto:

“Hi, there’s a 2-XLong full beds room available for sunday 12 november night?

Thanks, best regards.

Daniele from Italy”

Sapete qual è la stata la risposta?

YES

E basta!

Una mail vuota con scritto “YES” e basta!

All’inizio credevo fosse una mail di spam, dato che non era incluso il testo della mia mail.

Ora, io in quel motel ci voglio andare, e in un modo o nell’altro prenoterò senza che degli hacker mi svuotino il conto in banca, ma mi ha fatto ragionare sul fatto che più il brand è forte, meno sforzi devi fare in tutti gli altri campi.

Ovviamente qui siamo in un caso estremo da non seguire, e purtroppo quasi tutti i motel storici delle Route sono messi così, ma se dovete devi priorità a qualcosa, sai dove buttarvi.

Che poi qui ogni tanto c’è un tale Gian Marco che parla di brand, magari da retta anche a lui


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Bookingpuntocom, neuromarketing e scelta della categoria

Dato l’interesse sollevato dal post di ieri, mi sento di aprire una parentesi per chiarire un paio di cose.

Ma prima, per chi si fosse distratto, facciamo un breve riepilogo.

In pratica, secondo l’articolo in questione, essere primi su bookingpuntocom NON CONTA.

O almeno non tanto quanto si potrebbe pensare.

Questo perché “analizzando l’elettroencefalogramma e l’eye-tracking, ossia i movimenti dell’occhio durante la navigazione, il neuromarketing svela che

“quando si avvia una ricerca sul sito di una OTA e si controllano i primi risultati – l’emozionalità dell’utente è piatta”.

In conclusione:

“gli studi dimostrano che l’emozionalità dell’utente si risveglia nel momento in cui si si applicano i filtri – precisa l’esperto -, ed è lì che è possibile convertire, ottenendo la prenotazione”.

Ora facciamo a capirci.

Se sei su Albergatore Pro, sai che noi abbiamo un approccio al marketing molto poco new age e MOLTO TRADIZIONALISTA.

Questo non significa necessariamente che io consideri il neuromarketing una puttanata (non del tutto almeno)

Semplicemente lo considero un nome nuovo per dimostrare principi VECCHI come il mondo (del marketing).

Cioè che un utente NON reagisce di fronte ad una VASTA offerta INDIFFERENZIATA.

Ed è invece molto più reattivo di fronte ad un offerta SPECIFICA per le sue esigenze.

Perché sai cosa dimostra questo studio “innovativo” in realtà?

Che alla fine si torna sempre al punto di partenza.

AL POSIZIONAMENTO

Cioè che finché l’utente non seleziona, tramite i filtri, i parametri e soprattutto la CATEGORIA di hotel più adatta ai suoi bisogni, i suoi neuroni NON reagiscono.

Che tradotto per chi è ignorante come me significa soprattutto una cosa:

NON PRENOTA.

E questo per chi ci segue da un po’ è tutto meno che una novità.

Perché lo diciamo da ANNI.

Ciò detto, per confutare la tesi iniziale, io dico che invece ESSERE PRIMI SU BOOKING CONTA ECCOME.

Perché una buona fetta di clienti NON ha esigenze specifiche di soggiorno e adotta il qualità-prezzo come principale parametro di scelta.

Soprattutto in destinazioni con indice medio di soggiorno basso (1-2 giorni) e grande offerta INDIFFERENZIATA (in destinazioni ULTRA competitive).

Quindi sto dicendo di arrendersi e darla vinta agli adoratori del culto del PREZZO?

Assolutamente no.

TUTTO IL CONTRARIO.

Sto dicendo che mentre la STRAGRANDE maggioranza degli albergatori si da battaglia per conquistarsi la grande maggioranza dei clienti senza particolari esigenze e budget low cost, DEVI ANDARE DALLA PARTE OPPOSTA.

Devi fare un’analisi della tua destinazione, una scansione delle categorie e capire QUALE PUOI DOMINARE.

Cioè quale categoria (nell’immagine se ne vedono alcune) NON ha ancora un leader riconosciuto.

Ok, ora so già costa stai pensando.

“Come faccio a riconoscere il leader?”

Facciamola semplice: il leader di una categoria ha un’identità FORTE supportata da CENTINAIA DI RECENSIONI e una brand reputation sopra il 9.

“E se trovo una categoria senza leader o con un leader attaccabile?

Se la trovi, se trovi una nicchia scoperta, hai fatto la parte più importante del lavoro.

A quel punto non ti resta che creare il TUO BRAND con lo scopo di prenderti la categoria che hai scelto e DOMINARLA.

Risultato?

Niente più battaglie di prezzo ma una nicchia di clienti disposti a pagare di più per prenotare il TUO hotel.

Bene, per stasera da Riccione è tutto.

Tanti saluti ai neuromarketer.


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Corso Albergatore Pro - Prezzo del biglietto Vs Costo dell'ignoranza

Oggi ho deciso di affrontare un argomento strisciante che, di tanto in tanto, viene a galla.

Il prezzo del corso.

Premessa: in questo momento, fino al 31/8, il prezzo del biglietto per il prossimo corso Albergatore Pro è on-line a 947 € + iva.

Poi il prezzo salirà a 997 € + IVA. Dal 1 settembre.

Ora, tanto o poco, è una questione SOGGETTIVA e RELATIVA.

Ma oggettivamente è un prezzo “di mercato”, in ambito formazione professionale.

Giusto per darti un riferimento, i corsi di marketing a cui partecipo abitualmente, durano 4 giorni e costano circa 4.000 €.

E, per la cronaca, alcuni di voi sono stati miei compagni di banco, quindi sanno che è ESATTAMENTE come dico.

Detto questo, siccome qualcosina sul marketing l’ho capita, non ho certo la pretesa di modificare gli schemi mentali di chi ha IL RISPARMIO come principale stimolo d’acquisto.

Infatti, ci sono persone per cui il prezzo “basso” (o quello che loro ritengono tale) è l’UNICO parametro di valutazione.

Queste persone, a prescindere dalla loro disponibilità economica, GODONO letteralmente nel pagare POCO le cose.

Per questo esistono (e sempre esisteranno):

==> la Panda;
==> i discount di generi alimentari;
==> gli hotel a 1 stella (giusto per rimanere a tema).

Sono inclinazioni personali e come tali vanno rispettate.

Poi ci sono le motivazioni che queste persone (si) raccontano per NON ammettere come stanno realmente le cose (o semplicemente perché non ne hanno consapevolezza).

E viene fuori che per loro il corso “Albergatore Pro non vale i soldi che costa”, anche se non hanno MAI partecipato.

Certo, magari “hanno dato un occhiata alle slides” che qualcuno gli ha girato.

Ma ovviamente, non avendo partecipato ad altri corsi Professionali (perché costano troppo), NON SANNO che il valore del corso NON é nelle slides (per quanto dettagliate) scritte come promemoria per i partecipanti.

Molto semplicemente queste sono le giustificazioni che si raccontano per non ammettere la VERA MOTIVAZIONE che li porta a NON acquistare.

Che è appunto “la PAURA di spendere troppo”.

Ora, giusto per chiarire alcuni punti.

1) La prima edizione del corso Albergatore Pro è costata circa la metà di quello che costa quest’anno.

Per fortuna, essendo tutti del mestiere, diversi di voi si sono accorti e ci hanno riconosciuto che, considerando l’hotel che abbiamo scelto (e il tempo speso per produrre i contenuti), di fatto abbiamo organizzato il corso “a ricavo ZERO”

2) Non è vero che “il corso Albergatore Pro costa 1.000 €”, come dicono.

Nella fase di lancio, che è durata un mese, il corso costava 697 € + IVA.

Ovvero, l’equivalente di UNA normale prenotazione.

3) Il corso costa, E COSTERA’ PER SEMPRE, ancora meno per i pionieri della prima edizione, che consideriamo a tutti gli effetti FONDATORI del progetto, quanto noi.

Ora ti do un’altra notizia in anteprima.

NON abbiamo intenzione di far lievitare il prezzo per le prossime edizioni.

E saremmo FELICI di avere in sala 10 persone in più allo stesso prezzo, piuttosto che le stesse persone con un prezzo più alto del 30%.(pur guadagnando meno)

Perché in questo modo riusciremo a portare avanti la nostra MISSIONE di alzare il livello, coinvolgendo il maggior numero di albergatori possibile.

Poi ci sarebbe la questione “VALORE del corso”, che merita un discorso a parte.

Perché è la somma di giorni, settimane, mesi e anni spesi a cercare informazioni on-line, studiare il mercato e lavorare con gli albergatori per TESTARE le novità e misurare i risultati.

Anni spesi a selezionare le strategie più efficaci e scartare quelle meno efficaci, che hanno generato ERRORI E SPRECO DI SOLDI.

ERRORI che partecipando al corso saprai riconoscere e NON commetterai.

RISPARMIANDO (decine) MIGLIAIA di euro. O centinaia, se sei in fase di acquisto o riprogettazione.

E ancora: ci sono i diversi docenti che abbiamo conosciuto, valutato (e in molti casi scartato), per essere certi di portarvi SOLO I MIGLIORI.

Cioè professionisti che FANNO-SUL-CAMPO-OGNI-GIORNO, quello che vi insegneranno a settembre.

Poi c’è la ricerca, ci sono gli incontri, la preparazione dei contenuti, la declinazione al settore hotel.

Ma tutto questo ovviamente è irrilevante per chi giudica solo il prezzo.

Che poi, guarda caso, sono gli stessi ad essere in prima fila quando spediamo libri e organizziamo corsi in diretta, GRATUITAMENTE.

Ora, prima che questo sfogo venga frainteso, facciamo a capirci.

Le cose che facciamo gratuitamente, sono L’ESSENZA STESSA della nostra MISSIONE.

E siamo FELICI che le persone partecipino, anche se NON diventeranno MAI clienti.

Perché ogni visualizzazione, ogni “mi piace” e ogni commento ci ripaga dei sacrifici fatti e ci conferma che quello che facciamo viene apprezzato ed è UTILE ALLA CAUSA.

Quello che invece “mi disturba” (Daniele Sarti in questo è più zen di me) è chi critica per il gusto di farlo.

Chi sminuisce il lavoro degli altri, senza nemmeno averci avuto a che fare.

Ma tant’è, le cose stanno così e col tempo imparerò ad accettarlo.

Concedimi però un’ultima considerazione, prima di chiudere.

Il corso Albergatore Pro, a differenza di TUTTI gli altri corsi per hotel, è L’UNICO a NON AVERE SPONSOR.

Nessuna azienda che paga, nessuno stand con prodotti in esposizione, nessun logo sulle brochure, NESSUNA marchetta durante gli speech.

NIENTE DI NIENTE.

“Solo” PURA FORMAZIONE, CON VERI ESPERTI, che hanno capito la nostra missione e hanno accettato di dare il loro contributo con l’obiettivo di aiutare gli albergatori ad essere sempre più preparati e consapevoli.

Perché, non ci crederete, ci sono PROFESSIONISTI che apprezzano sinceramente il fatto di poter lavorare con altri professionisti preparati, motivati ed ambiziosi.

E sapete perché?

Perché queste persone nella vita hanno come stimolo IL MIGLIORAMENTO.

Motivo per cui, qualsiasi cosa facciano, NON SI ACCONTENTANO.

Ci mettono il 110% delle loro energie, delle loro competenze e della loro PASSIONE.

E sono esattamente il tipo di persone che vogliamo attrarre.

Come clienti, come partner e come fornitori (ovvero quando siamo noi a pagare).

Quindi, se il tuo stimolo è il miglioramento, sappi che le porte di Albergatore Pro sono e saranno sempre aperte per te.

E magari se l’anno prossimo prenoti in fase di lancio risparmi anche qualche centino che schifo non fa.

Se invece secondo te il corso “costa troppo” o “non vale i soldi che costa” anche se non hai mai partecipato, SEI FORTUNATO.

La fuori è pieno di seminari GRATUITI, dove chi sale in cattedra cerca per tutto il tempo che ha disposizione di VENDERTI qualcosa, fregandosene di quello che impari.

P.S. Lascia che ti sveli un segreto, però.

Nemmeno quei “corsi” sono gratuiti in realtà.

Le aziende PAGANO per avere in cambio qualcosa.

E, per la cronaca, quel qualcosa sei tu.

La buona notizia è che sei ancora in tempo per SCEGLIERE.

Puoi “ascoltare il grillo” , investire nella tua formazione, metterti a studiare, applicare e raccogliere i risultati.

Oppure venderti al miglior offerente e pagare il costo dell’ignoranza.

https://www.albergatorepro.com/iscrizione/


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Scopri come entrare nella testa dei tuoi clienti grazie al copy, per vincere le resistenze e portarli a compiere un'azione che migliorerà la loro vita e farà crescere i numeri sul tuo conto corrente

Probabilmente ti sarai accorto che in questi giorni sono meno attivo del solito e hai ragione.

Il motivo è molto semplice.

Sono chiuso da settimane nel mio bunker per preparare i contenuti del corso.

Mentre ti scrivo siamo arrivati in tripla cifra.

Proprio così.

Tra partecipanti, staff e docenti siamo a CENTOUNO persone.

Una cosa bellissima.

Ma, come si dice?

“Da grandi poteri derivano grandi responsabilità.”

E così mi sto spremendo le meningi per mettere a disposizione il risultato di 10 anni di studio ed esperienze dirette e indirette per portarti al corso un vero e proprio CONCENTRATO di tutte le strategie più efficaci.

In particolare ieri ho lavorato sul copy che, tra parentesi, sarà l’ultimo intervento di martedì sera. (quindi ti consiglio di rimanere fino alla fine per essere sicuro di non perdertelo.)

Nel frattempo ti faccio un piccolo spoiler.

Il copywriting non è un dono naturale. Non è saper scrivere. Non è “scrivere per vendere”.

E’ piuttosto una disciplina complessa, derivata dal marketing strategico, basata sulla psicologia e sulla conoscenza degli algoritmi che portano le persone a prendere le decisioni.

In 3 parole: è una FIGATA.

E la cosa più importante da sapere è che è una capacità che può essere allenata e migliorata in maniera esponenziale nel tempo.

Perché per imparare a scrivere in copy, PER PRIMA COSA DEVI SCRIVERE.

Perché più scrivi, più migliori.

Poi ovviamente devi misurare i risultati.

Capire quante persone reagiscono alle tue comunicazioni, quante si iscrivono alla tua newsletter, quante ti chiedono un preventivo, quante prenotano.

Ma non è tutto.

Perché una strategia di copywriting che si rispetti è composta da due fasi con obiettivi diversi e complementari tra loro.

✍️ Il copy a risposta diretta. Che è quello finalizzato a far compiere un’azione (iscrizione, richiesta preventivo, prenotazione)

✍️ Il copy d’influenza. Che è quella parte della strategia che viene PRIMA e ti serve per aggregare i tuoi lettori e portarli ad entrare a far parte del TUO mondo.

Ed è ANCORA PIU’ IMPORTANTE.

Perché se hai lavorato bene in fase di costruzione del tuo brand, con il copy d’influenza supererai le normali resistenze che vanno in contrasto con i desideri durante la fase decisionale.

E una volta superate le barriere difensive del tuo cliente, sarai in grado di trasferire il tuo hotel direttamente all’interno della cartella “DESIDERI” nell’hard disk ha in testa.

E a quel punto, succederà qualcosa di incredibile.

Cioè che le tue landing page e le tue newsletter, (che dovrai comunque scrivere secondo i canoni del copy che vedremo al corso) diventeranno di colpo MENO IMPORTANTI.

Perché, a quel punto, basterà il nome del tuo hotel, e il desiderio ad esso collegato, per fare compiere un’azione al tuo cliente.

Come dici?

Vuoi imparare come si fa?

CI vediamo il 26 settembre alle ore 18.00

Solo su Albergatore Pro

https://www.albergatorepro.com/corso-albergatore-pro/


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Programma del corso Albergatore Pro

In contemporanea con la presentazione dell’Iphone 8, una presentazione ancora più importante:

Il programma del corso Albergatore Pro!

Ecco finalmente svelata la scaletta degli UNDICI interventi:

Primo giorno lunedì 25 settembre

09.00-10.30 Marketing Workflow di Gian Marco Montanari
Dalla strategia all’operatività: getta le fondamenta del tuo marketing e imposta i processi operativi.

Coffe Break 10.30-11.00

11.00-12.30 Trasforma il tuo hotel in un Brand di Gian Marco Montanari
Come creare un’identità unica per il tuo hotel e vincere la guerra dei prezzi.

Lunch 12.30-14.00

14.00-15.30 Marketing Operativo di Riky Schiappa
Come programmare un piano marketing vincente scegliendo gli strumenti più adatti per applicare le tue strategie.

15.30 – 17.00 Da Albergatore a Leader di GianMatteo Gavelli
Come superare le 5 principali criticità che devi affrontare ogni giorno per prosperare in un mondo che è cambiato.

Coffe Break 17.00-17.30

17.30 -19.00 Finanzia i tuoi sogni di Nicola Zattoni
Startup innovative nel turismo: che tu sia un aspirante albergatore o un imprenditore con esperienza, scopri come ottenere dallo stato una garanzia dell’80% del finanziamento a tassi agevolati e ridurre il tuo rischio imprenditoriale.

19.00-20.30 – Il candidato ideale di Andrea Condello
Come selezionare e gestire i tuoi collaboratori con un metodo scientifico ed un incredibile test in grado di produrre “la radiografia mentale” di chi lo effettua.

Cena 21.00
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Secondo giorno martedì 26 settembre

09.00-10.30 Breakfast a 5 Stelle di Stefano Zannoni
Impara i trucchi e i segreti del Boss delle colazioni, reinventa il tuo buffet e crea un vera breakfast experience per i tuoi ospiti.

Coffe Break 10.30-11.00

11.00-12.30 Web Reputation di Daniele Sarti
Come ti vedono i tuoi potenziali clienti?
Scopri come imprimere la tua miglior immagine possibile.

Lunch 12.30 – 14.00

14.00-15.30 Generazione CRM di Marco Baroni
Analizza ed automatizza i processi di comunicazione con i clienti per vendere meglio e di più!

15.30-17.00 Revenue Intelligence di Emiliano Viola
Scopri i fattori che contano davvero, impara ad interpretare i dati ed elabora il miglior prezzo di vendita.

Coffe Break 17.00-17.30

17.30-19.00 Scrivi le tue Prenotazioni di Gian Marco Montanari
Impara l’arte del copywriting per creare contenuti magnetici in grado di ipnotizzare i lettori e trasformarli i clienti alto-spendenti.

Sembrerà incredibile, ma tutta questa formazione costa meno dell’Iphone nuovo!

Se non ti sei ancora iscritto e non vuoi farti scappare gli ultimi posti:
https://www.albergatorepro.com/evento-albergatore-pro-2017/


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Guest experience Map - Mappa mentale dell'esperienza cliente

In questi giorni sto facendo diverse ricerche in rete, per preparare i contenuti del corso di settembre.

Ti dico la verità.

Tra tante cose scontate e banali, ogni tanto mi capita di trovare risorse inedite, di GRANDE valore.

Giusto ieri mi sono imbattuto in questa mappa mentale di bookingpuntocom che mette a fuoco i punti cruciali dell’esperienza cliente, basandosi su OTTOCENTOMILA recensioni verificate.

Nello specifico la mappa è suddivisa di due “aree”

1) Fattori che generano un’esperienza positiva.

2) Fattori che generano un’esperienza negativa.

Vuoi conoscere i punti cruciali di un’ESPERIENZA POSITIVA?

Vediamoli insieme

DESTINAZIONE: distanza dai punti di interesse, possibilità di fare shopping, convenienza economica, presenza di ristoranti.

ACCESSIBILITA’: distanza da aeroporti, stazioni. Facilità di raggiungere la struttura in generale.

ATMOSFERA IN HOTEL: per essere motivo di soddisfazione deve poter essere definita perfetta o quanto meno godibile.

BREAKFAST: deve essere INCLUSA e di buona qualità.

GESTORE: deve essere accomodante e gentile e a disposizione.

SERVIZI: piscina e vista i più apprezzati.

RISTORANTE: scontati ma apprezzati qualità del cibo e qualità del servizio. Meno scontata la possibilità di usufruire del servizio in camera(!).

CAMERA: per avere buone recensioni deve essere silenziosa (insonorizzata), spaziosa, di bell’aspetto e aver un bel bagno.

Vuoi sapere invece cosa genera un’esperienza negativa?

LETTI: non confortevoli che impediscono un buon riposo.

FRONT OFFICE: Mancanza di attitudine e disponibilità.

BREAKFAST: non incluso nella tariffa o di scarsa qualità.

ILLUMINAZIONE: se scarsa è oggetto di critiche.

DOCCIA: La mancanza di acqua calda, anche se occasionale, porta recensioni negative SISTEMATICAMENTE. Occhio alla revisione degli impianti.

WI-FI: questo è particolarmente interessante perché risulta SOLO nei punti negativi. Significa che i clienti oggi considerano il wi-fi come assolutamente NECESSARIO e IMPRESCINDIBILE.

Tradotto: se FUNZIONA, è GRATIS ed è VELOCE viene vista come una cosa normale. Se è A PAGAMENTO lento o, peggio, non funzionante rovina l’intera esperienza di soggiorno.

PISCINA: chiusa o con acqua troppo fredda.

PULIZIA: bagno, sanitari, pareti e tappeti sporchi NON sono tollerabili. Disprezzatissimi anche i cattivi odori di ogni genere.

RUMORE: i rumori provenienti dalla strada, dal corridoio o da altre camere sono difficilmente tollerati e oggetto di forti critiche.

ACCESSIBILITA’: mancanza di parcheggio, troppe scale, troppo difficile da raggiungere a piedi

Che dire? Ce n’è abbastanza per riprogettare l’intera esperienza di soggiorno in hotel.

Ora, magari alcune sembrano scontate, ma è importante sottolineare che QUESTI SPECIFICI ELEMENTI sono presenti nelle recensioni con PUNTEGGIO PIÚ ALTO, cioè quelle a cui un VERO Albergatore Pro deve ambire.

Sei pronto a prendere appunti?

Si parte

1) Il Pacchetto “totale”: sia i clienti leisure che business affermano che il vero relax si raggiunge SOLO con la consapevolezza di poter delegare ogni aspetto del soggiorno all’hotel, che si occupa di tutto.

Qualche esempio? Prepara guide del territorio, siate pronti a consigliare un buon ristorante, offriti di chiamare un taxi (o Uber quando anche l’Italia arriverà nel terzo millennio), da supporto col wi-fi, garantisci un servizio di colazione anche oltre l’orario previsto, aiuta col parcheggio, da supporto con le piccole manutenzioni in camera.

Per darti un idea, quando ho iniziato a lavorare in Holiday Inn, nel mansionario dello staff c’era una sezione con le espressioni da usare e quelle da NON usare. Tra la tante, si suggeriva di sostituire l’espressione “non è compito mio” con “me ne occupo personalmente“. Ecco, la “forma mentis” dell’Albergatore Pro è perfettamente racchiusa in quelle 4 parole.

2) Piccole attenzioni dello staff: un atteggiamento attento dello staff fa la differenza tra una buona esperienza e un esperienza MEMORABILE.
Nota bene: fondamentale soprattutto il check-in. Perché il cliente si fa una prima impressione in meno di un minuto. E quell’impressione condiziona l’intera esperienza.

3) Falli innamorare: questo punto, che rischia di sembrare il più astratto, in realtà è perfettamente allineato con la filosofia di Albergatore Pro. Conoscere il target, e sorprendere le persone con qualcosa che sia in linea con i loro bisogni e desideri, è la chiave per farli innamorare e portarli a prenotare di nuovo in futuro

4) Destinazione + avventura: gli hotel che aiutano gli ospiti a godere a pieno della destinazione lasciano loro il miglior ricordo del soggiorno. Quindi, vivete la vostra destinazione con occhi da turisti, siate sempre aggiornati sulle nuove escursioni ed attrazioni offerte nel territorio.. Fate vivere esperienze memorabili ai vostri ospiti, ANCHE FUORI DALL’ HOTEL.

5) Aiuta gli ospiti a scoprire qualcosa di NUOVO: che sia un piatto tipico, un punto di osservazione fuori dalle mappe turistiche, una storia tipica locale, aiutate i vostri ospiti a riempire i bagagli con quanto di più prezioso possiate offrirgli: RICORDI. Ricordi da raccontare agli amici per anni.

6) Oltre lo stereotipo del family hotel: in un mercato dove la maggior parte degli hotel si definiscono “family friendly”, VA OLTRE cercando di offrire esperienze che siano davvero in grado rafforzare l’esperienza di una vacanza in famiglia.

Un esempio? Lascia delle storie sul cuscino dei più piccoli invitando i genitori a leggergliele prima di dormire.

In un epoca dove il tempo libero è sempre più scarso, spesso la convivenza genitori-figli si limita ai pasti (per alcuni solo la cena), il tragitto casa-scuola e un veloce saluto prima di dormire.

Crea una nuova routine offrendo spunti continui approfittando del fatto che, almeno in vacanza, i genitori hanno la possibilità di fare il regalo più grande ai propri figli: tempo speso insieme, facendo cose che li fanno star bene.

Ok, per ora, sull’argomento customer experience, è veramente tutto.

Vuoi sapere come fare per mettere in pratica la lezione di oggi?

Esci dall’ufficio e impegnati per RENDERE MIGLIORE la vita dei tuoi clienti.

Se ci riesci, fosse anche solo per un’ora, hai raggiunto il più NOBILE degli obiettivi.


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Scopri la singola strategia che da sola può incrementare del 30%-40% il fatturato complessivo del turismo in Italia, senza incentivi governativi, senza ristrutturazioni e senza spendere 1 € in marketing

Oggi ti parlo di una mia profonda convinzione relativa al mercato degli hotel italiani e di come una singola operazione, se attuata, sarebbe in grado di RIBALTARE LETTERALMENTE le sorti dell’intero movimento turistico.

Partiamo da un assunto.

In Italia ci sono oltre 30.000 strutture ALBERGHIERE.

Più tutto l’extra alberghiero che è attualmente difficile da quantificare ma che ci porta abbondantemente sopra quota 150.000 “strutture ricettive”.

C E N T O C I N Q U A N T A M I L A.

Adesso ti faccio una domanda la cui risposta mi sta particolarmente a cuore.

Secondo te, lasciando stare lo standard d’eccellenza a cui miriamo con Albergatore Pro…

Quanti imprenditori sono sufficientemente preparati e qualificati per sfruttare il reale potenziale delle strutture?

Vogliamo essere buoni e dire 1 su 3? (ti garantisco che i nostri rilevamenti sono decisamente peggiori)

Lasciamo stare per un momento l’extra-alberghiero sul quale il nostro amico Danilo Beltrante ha sicuramente una conoscenza maggiore della mia.

Facciamo però che ci sono almeno 10.000 albergatori VERAMENTE capaci di fare il loro mestiere. (sono molti meno)

Sai in media, quanto può incidere, la competenza di un Albergatore Pro su una struttura gestita “nella media”?

Tra il 20 e il 30%. Numeri alla mano.

Per farla semplice, significa che se un Albergatore Pro prende in gestione una struttura gestita nelle media nell’arco di 2-3 raggiunge quegli incrementi li.

Ora, sai cosa mi fa veramente incazzare???

Che in realtà molte strutture sono ben lontane dall’essere gestite “nella media” e ottengono performance nettamente inferiori rispetto al vero potenziale.

Ora, sai cosa mi fa ancora più incazzare?

Che conosco PERSONALMENTE decine di Albergatori Pro che stanno cercando altre strutture.

E sai perché non riescono a prenderle??

Perché molte “caselle” (hotel) sono occupate da “pedine” (imprenditori) le cui conoscenze sono assolutamente al di sotto degli standard MINIMI.

E sapete questo cosa significa?

UNO SPRECO ASSOLUTO DI RISORSE, DENARO e OPPORTUNITA’ DI CRESCITA.

Significa meno fatturato, meno lavoro, meno indotto, meno benessere.

Vogliamo provare a fare due conti??

Facciamo finta che 1/5 degli albergatori (e sono ottimista) faccia rendere le strutture il 20% di quanto potrebbero.

Parliamo di 6.000 hotel.

Facciamo che queste strutture DA DOMANI, finiscano in mano ad Albergatori Professionisti.

Sai cosa succederebbe?

Che in due anni quelle stesse strutture farebbero almeno + 40%.

QUARANTA PER CENTO.

LE STESSE STRUTTURE.

Gestite da persone diverse.

Ora capisci qual è il costo MOSTRUOSO dell’ignoranza (imprenditoriale) che sostiene ogni anno il nostro paese???

E ancora.

Capisci perché io e Daniele Sarti siamo profondamente convinti che sia un DOVERE SOCIALE istituire un Albo degli Albergatori Professionisti??

Ovviamente se sei qui, quasi sicuramente rientri già nella categoria degli albergatori più avanti perché hai la giusta mentalità che ti consente di cercare nuovi strumenti e strategie.

A questo punto ti manca solo quell’ultimo gradino che ti consente di entrare nel corpo speciale degli Albergatori Pro.

Quel gradino che ti consente di prendere TOTALE CONSAPEVOLEZZA rispetto a ciò che devi imparare oggi per gestire con successo il tuo hotel.

E sapere a chi rivolgerti per completare il tuo addestramento.

Oggi è il 26 giugno.

Mancano esattamente 3 MESI all’inizio del corso che rivoluzionerà PER SEMPRE il tuo modo di gestire un hotel.

E mancano 4 giorni alla scadenza dell’offerta di giugno.

Ti basta un click per unirti a noi.

Fallo ora, e niente sarà più come prima.

https://www.albergatorepro.com/evento-albergatore-pro-2017/


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