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Come sfruttare i segreti del metodo Netflix per incollare i tuoi clienti al marketing del tuo hotel: i 3 tipi di contenuti

Nell’ultimo anno ho seguito con particolareattenzione la crescita di alcuni albergatori che conosco dal punto di vistacomunicativo.

Sono sincero, alcuni hanno fatto passi da GIGANTE.

Chi si è cimentato col copy, chi ha decisodi metterci la faccia nei video, chi ha ristrutturato completamente la propriacomunicazione on-line.

E considerando che sono tutti nel pianetaAlbergatore Pro, oltre a complimentarmi per il cambio di marcia non nascondoche un pizzico di orgoglio mi scuote ogni volta che vedo un nuovo contenuto benfatto.

Detto questo, se facciamo una media di come comunicano gli albergatori italiani, siamo ancora MOLTO lontani dalla mia idea di standard.

C’è chi si fa fare il sito dal cugino, chi pensa che il brand sia roba solo per Ferrari e Nike, chi continua a vendere il proprio hotel con slogan anni ‘80 come l’evergreen “qualità e cortesia a due passi dal mare”.

Anche qui sono sincero, non vedo speranze per questa specie di albergatori.

Perché a prescindere dal fatto che tudecida di partecipare o no ad un corso avanzato come Albergatore Pro, cheoggettivamente NON è per tutti, solo partecipando al gruppo puoi raccoglierel’equivalente di un ENCICLOPEDIA e di una serie tv, tra post e video pieni diFORMAZIONE gratuita.

E se non bastano questi per accenderti unascintilla, capisci bene non è un problema di fonte di innesco....

è che le polveri sono bagnate.

Detto questo, per chi invece ha voglia di fare la differenza, oggi sono pronto a rivelarti il segreto di Netflix e di tutti i media di successo nella scelta del tipo di contenuti da produrre.

Sei pronto? Partiamo

Sia Netflix che Sky, per citare solo duepiattaforme che ormai conosciamo tutti, organizzano i propri contenuti indecine di categorie.

  • “I più visti”
  • “Ultimi arrivi”
  • “I grandi ritorni”
  • “Commedie”
  • “Film per bambini”
  • etc. etc. etc.

Ok, queste categorie sono sotto gli occhidi tutti e fino qui nessuno dovrebbe essere caduto dalla sedia.

L’aspetto che invece solo un occhio più attento in termini di marketing e comunicazione avrà notato è un altro.

Cioè che TUTTE le decine di categorieproposte rientrano in 3 macro-categorie concettuali, che guarda caso sono lestesse in cui devi organizzare i contenuti che andrai a produrre per il tuohotel.

In pratica i tuoi contenuti devono fare trecose:

  1. ISPIRARE
  2. INFORMARE
  3. INTRATTENERE.

Approfondiamo nel dettaglio.

Ispirare: questa è la parte più difficile e sofisticata.

L’ispirazione è una cosa soggettiva perché non tutti rispondono allo stesso stimolo. C’ è chi è ispirato dalla storia, chi dalla tecnologia e dal progresso, chi invece è attratto dalla personalità di grandi personaggi.

L’obiettivo in questo caso è fare storytelling per condividere un contenuto che possa far riflettere e scaturisca una reazione emotiva in chi legge.

Facciamo un esempio?

Se il tuo hotel è -che ne so- a Rimini,raccontare la storia di Federico Fellini, la nascita del fenomeno dei vitellonie ripercorrere le tappe del cambiamento della città dagli anni ‘60 ad oggi, èil tipico contenuto di ispirazione.

Magari non avrà un causa effetto diretto “leggo-prenoto-parto” ma avrà l’enorme potere di “mettere in bocca qualcosa” che il tuo lettore racconterà ai suoi amici alla prossima cena, scatenando un passaparola positivo.

Informare: qui servono contenuti tecnici.

  • Quanto tempo ci vuole ad arrivare dalla stazione/aeroporto all’hotel?
  • Quanto costa il taxi (per dare ai tuoi ospiti la certezza di non farsi fregare)?
  • Quanto è distante la spiaggia?
  • Quali ristoranti vale la pena visitare? In quali giorni?
  • A che ora è possibile vedere un tramonto indimenticabile in un tal posto?
  • Come organizzare una gita di un giorno (senza guida) per una certa attrazione?

Se parliamo di informazione il concetto chiave è uno solo: sii UTILE.

Intrattenere: questa forse è la parte più importante, perché quella che crea maggior legame emotivo tra te e il tuo pubblico.

Devi distrarli, farli sorridere, regalargli un momento di svago.

Oggi l’intrattenimento è un businessMILIARDARIO (in euro). TUTTO si basa sull’intrattenimento.

Ti sei mai chiesto perché?

Perché il concetto di tempo e di suddivisione della giornata si è distrutto e ricomposto in pochissimi anni.

Una volta uscivi di casa alle 8.00,lavoravi dalle 09.00 alle 18.00, rientravi alle 19.00 e, solo a quell’oracominciava lo spazio “ricreativo”. Che era sacro ed INVIOLABILE.

Oggi questo fa sorridere anche solo apensarlo.

Siamo IPERCONNESSI.

Mediamente una persona apre 10 nuove chat diWhatsApp al giorno (io arrivo tranquillamente a 30) e si lavora a qualsiasi orafino a tarda serata.

Per contrappasso, abbiamo bisogno di CAZZEGGIARE.

Cioè di distrarci con contenuti “leggeri”che ci permettano di lasciare andare la mente su un’isola lontana dall’inarrestabileroutine di lavoro (e conseguenti rotture di maroni).

Come fare per strappare un sorriso?

Lasciati ispirare! Segui pagine, canaliyoutube che ti fanno divertire? (Io per esempio mi perdo letteralmente aguadare video nba e casa surace).

Mettici attenzione.

Cerca di capire cosa ti tiene incollatoallo schermo per più di un minuto, poi pensa al tuo target…

  • A che stimolo reagiscono i tuoi clienti?
  • Cosa li fa ridere?
  • Cosa ti raccontano quando ci parli?
  • Cosa li tiene un’ora a discutere col barman? (Invece di incazzarti perché non lo fanno lavorare, ascolta, prendi appunti e “metti in leva” uno-a-tanti quei dialoghi).

Ok, ora che abbiamo visto i tre tipi dicontenuti che devi produrre, tocca a te.

Prendi un foglio, sdraialo in orizzontale, tira due righe in verticale e inizia compilare le 3 categorie con le prime idee che ti vengono in mente.

D’ora in avanti ogni volta che stai perpubblicare un post, fermati un secondo.

Questo post può essere d’ispirazione perqualcuno? Informa? Intrattiene?

  • Se la risposta è sì, enfatizza il concetto e procedi.
  • Se la risposta è no, salta il turno e preparati meglio per la prossima volta.

P.s. Questo era il tipico contenuto della categoria “informazione”.

Quello di ieri sera era della categoria “ispirazione”.Come vedi, io per primo faccio quello che insegno.

P.p.s. Se i contenuti del gruppo non ti bastano più e vuoi sbloccare il livello successivo, clicca sul link qua sotto.

Ma attenzione.

Solo ieri sera abbiamo ricevuto treiscrizioni e sta per scatenarsi la tempesta degli ultimi giorni.

https://www.albergatorepro.com/corso-albergatore-pro/

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Forbice tra doppia e multiple : i soldi che lasci sul tavolo

Settembre è, per iveri Pro, mese di bilanci e di programmazione delle attività future.

Infatti, con la botta ancora calda delle recensioni negative e degli errori compiuti in estate, è il momento ideale per stabilire quali correzioni e migliorie apportare al servizio e all'organizzazione generale.

Per molti è anche mese di tariffazione di partenza per l’anno prossimo.

Motivo per il quale ho deciso di farti un regalo svelandoti un errore ancora oggi molto diffuso tra gli albergatori che, una volta risolto, potrà permetterti di incrementare il tuo fatturato nei mesi di punta del 10-15%, A PARITÁ di sforzo e investimenti e con gli STESSI clienti.

In particolare mirivolgo agli hotel che vendono prevalentemente in B&B.

Premessa.

Non ci crederai, ma là fuori ci sono ancora tantissimi albergatori che lavorano con un’UNICA linea tariffaria.

Tradotto: hanno una griglia FISSA, bloccata come i reparti del biliardino, per le tariffe di doppia, tripla e quadrupla.

Facciamo un esempio?

Se la doppia costa79€ a notte, allora la tripla costa 114,5 €, cioè 79€/2 *2,9 cioè due quoteintere e una scontata del 10% (perché in tre si sta più scomodi, e poi c è unbagno solo).

E la quadrupla?

Semplice!

Costa 79€/2 * 3,7 cioè due quote intere e due scontate del 15% (perché in quattro si sta ancora più scomodi e il bagno è sempre uno)

Questo possiamo definirlo il metodo vecchia scuola.

  • Poi ci sono i revenue manager new age, secondo i quali tre persone costano come 2 + il costo della colazione.

E aggiungono 10€ apersona per la tripla e altri 10€ per la quadrupla.

Sempre,INDISCRIMINATAMENTE, a prescindere dal periodo.

Chi pensi abbia ragione?

Te lo dico subito, sono entrambi metodi SBAGLIATI.

  • Perché, paradosso didattico, la notte di San Valentino la terza persona non prenota nemmeno se la regali.
  • Mentre in periodi di eventi sportivi, o nei picchi vacanzieri, triple e quadruple sono MOLTO più richieste delle doppie (da famiglie e gruppi).

Come fare allora?

Bisogna fare “revenue” anche sull’occupazione e incrementare il differenziale in funzione delle richieste ricevute.

Ciò significa che inperiodi di picco per le multiple lo sconto deve essere MINIMO fatto salvo ilvantaggio che va sempre riconosciuto per evitare che quattro persone trovinopiù conveniente prenotare due doppie. (Facendoti perdere fatturato).

Quindi sconti si, ma flessibili. NIENTE ALGORITMI.

Al contrario, inperiodi di bassa stagione, diminuire il differenziale ci permette di intercettareun target che alza la retta media a fronte di un minimo surplus di costi.

E tu? Quale criteriousi per gestire le diverse tipologie?

Sappi che se NON èquello che ti ho indicato, nel 100% dei casi stai lasciando dei soldi sultavolo. Soldi che sarebbero già tuoi. Facili.

Tienine conto quandoimposti i prezzi.

P.S. Sto lavorando per fare un SUPER regalo a chi ha acquistato in offerta lancio.

Se ti dicessi chepotresti avere “un LIBRO...” al posto del manualone?? Interessa a qualcuno?

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Settembre - L'importanza di avere UN PIANO

Anche se le giornatesono ancora calde, il sole splende alto in cielo e i previsionali sorridono, intermini strategici l'estate 2018 è ormai un lontano ricordo per i veri Pro.

Quello che è fatto èfatto.

Motivo per cui umanamente verrebbe voglia di rallentare, quando in realtà settembre è il momento perfetto per pianificare i prossimi mesi.

Quanti mesi?

Più sono meglio è.

Ma come minimo iprossimi 6-7, se parliamo di un hotel con apertura annuale.

Se vogliamo essere precisi diciamo che settembre è il momento perfetto per pianificare i mesi che vanno da OTTOBRE AD APRILE, compresi.

Chiariamoci, non stoparlando di tariffe.

Quelle devono essere esposte già da un anno.

Quello che intendo èfare un check-point, per analizzare gli andamenti e capire come ottenere ILMASSIMO dai mesi a venire.

Certo, lo so che seipreso da MILLE cose e che la stanchezza dell'estate si fa sentire.

Ma è proprio inmomenti come questi che si vede la differenza tra i veri Pro e i quaquaraquà.

Hai presente il mitico telefilm A-Team?

Se non ce l'hai,provo a darti un aiutino...

“Dieci anni fa gli uomini di un commando specializzato operante in Vietnam vennero condannati ingiustamente da un tribunale militare.
Evasi da un carcere di massima sicurezza si rifugiarono a Los Angeles, vivendo in clandestinità. Sono tuttora ricercati, ma se hai un problema che nessuno può risolvere – e se riesci a trovarli – forse potresti ingaggiare il famoso A-Team.”

A questo punto sesai di cosa sto parlando dovresti già avere nelle orecchie la mitica siglainiziale e davanti agli occhi il leggendario camioncino nero con la bandarossa.

Se invece non sai dicosa sto parlando, te la faccio semplice.

Guidati dalcolonnello Hannibal Smith (nella foto) lo strampalato Murdock, il dandy Sberlae il Gorilla Baracus erano soliti intervenire nei casi più disperati per risolveremissioni impossibili.

Il problema è che dopo un ingresso in scena più o meno trionfale, spesso si trovavano ad affrontare situazioni drammatiche, molto più complesse del previsto.

E qui scattava lareazione.

Perché il colonnelloHannibal escogitava un piano, preparato nei minimi dettagli, per avere lameglio sui nemici.

Fatto sta che dopoun susseguirsi di risse, sparatorie, inseguimenti ed esplosioni pirotecniche, inostri eroi riuscivano SEMPRE ad uscire VITTORIOSI e salvare i loro protetti.

Lo so, ora ti starai chiedendo cosa c'entra tutto questo con il tuo hotel....

Te lo spiego subito.

Anche se probabilmente (ma non è detto) non dovrai affrontare nemici pronti a spararti o a farti saltare in aria, sicuramente i prossimi mesi saranno parecchio complicati.

Una domanda tendente al ribasso, dipendenti stanchi e demotivati ed una serie di eventi tra meeting, fiere e festività creeranno condizioni di potenziale pericolo per il fatturato del tuo hotel.

Ecco perché occorreun piano studiato nei minimi dettagli...

Come dici? Tu NON sei Hannibal Smith?

Tranquillo, ci sonoqui io, Hannibal era il mio personaggio preferito e si da il caso che anche io"vado matto per i piani ben riusciti".

Quindi ecco ilpiano:

  • ✅ Stampa il calendario dei prossimi 6-7 mesi (intendo un normalissimo calendario tipo quello che danno le banche).
  • ✅ Evidenzia le date di festività, fiere, eventi locali e interni all'hotel (ci vorrà almeno un'ora per fare la ricerca).
  • ✅Prepara una mappa dello storico dello stesso periodo dell'anno precedente che tenga conto di: tariffa di partenza, meteo, occupazione e retta media a consuntivo.
  • ✅ Evidenzia i periodi più deboli che meritano particolare attenzione.
  • ✅ Chiama a raccolta i tuoi responsabili di reparto e chiedi loro di farti un programma di tutti gli eventi, feste, offerte, pacchetti che vogliono promuovere in funzione delle loro esigenze di vendita.
  • ✅ Prendi un foglio A5 e stendi SU CARTA la mappa di tutto quello che ti hanno riportato.
  • ✅ Evidenzia quello che vuoi spingere, CANCELLA quello che ritieni irrilevante (sei tu il CAPO, decidi TU).
  • ✅ Riporta su Excel il risultato della mappa che hai disegnato su carta.
  • ✅ Stabilisci un budget in ADV (campagne su Google e facebook) che vuoi investire sulla base dei risultati di fatturato che vuoi ottenere.
  • ✅ Contatta la tua web agency, condividi il piano e programma tutte le attività di promozione che andrai a fare.
  • ✅ Imposta un sistema di monitoraggio settimanale e mensile di tutte le attività.
  • ✅ Aumenta il budget sulle campagne che funzionano, CANCELLA quelle che non funzionano (Funzionano = vendono più di quello che costano).
  • ✅ Accenditi un sigaro come Annibal Smith e goditi i risultati.

Come dici? Troppo complicato? Non hai tempo per organizzare tutto?

Stavo quasi pensando di tenere il mio speech su questo argomento e fartici lavorare sopra al corso di novembre...

Attento però:restano solo 35 posti disponibili!!

https://www.albergatorepro.com/corso-albergatore-pro/

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Il mercato è come una tigre: quando pensi di averlo capito, ti sbrana

Agosto sta perconcludersi.

E anche se peralcuni manca ancora un mese abbondante alla fine della stagione, la vetta piùalta è ormai alle spalle ed è già tempo di prime analisi.

E allora diciamo che è stata un’estate “particolare”.

In generale nonparagonabile all’IRRIPETIBILE 2017.

Ma nemmeno cosìnegativa come “il vociare” potrebbe lasciar pensare.

Chiariamoci.

Ogni hotel vive contemporaneamente su due pianeti diversi.

  • Macro e micro-economia.

La micro-economia è data dal marketing di destinazione, dagli investimenti strutturali, dalla formazione, dalle strategie applicate, dallo STAFF e dagli investimenti di marketing profusi.

Motivo per il quale,per qualcuno, come sempre accade, il 2018 è stato l’anno migliore di sempre.

Questo perché ognihotel vive di cicli, di circa 4-5 anni, durante i quali gli investimenti e gliasset messi in campo si sviluppano, maturano e si consolidano, per poiricominciare da capo.

Per farti un esempio, alcuni dei ragazzi che hanno partecipato al corso albergatore 2017, hanno totalmente rivoluzionati i propri hotel e, come avrai letto, quest’anno godono degli incrementi ottenuti.

Ma, a parità, di“momento storico” il 2018 è stato generalmente meno generoso del 2017.

Sicuramente MOLTO piùfaticoso.

E qui entriamo nel contesto MACRO economico.

Caratterizzato da una vendita più frammentata, che ha messo gli albergatori nel ruolo di Penelope che ogni giorno tesse la sua tela, per poi disfarla durante la notte.

Solo che la tela nonte la sei disfatto da solo.

Te l’ha disfatta ilMERCATO.

Che dopo un triennio di indicatori positivi, sembrava apparentemente tornato docile e “prevedibile” come nell’era pre-2008.

Apparentemente.

Invece è cambiato dinuovo.

E i trend chesembravano consolidati, sono mutati assumendo sembianze DIVERSE e di difficileinterpretazione.

Esempi:

Un avvio spedito trail tardo inverno e inizio primavera lasciava presagire un nuovo importanteincremento rispetto al 2017.

Poi a maggio il ritmo è rallentato. A tratti si è quasi bloccato.

A giugno un meteo variabile ha reso le città più vivibili e ha inibito l’effetto “fuga da Alcatraz”.

E cosi, gli albergatoriche sono “partiti in ritardo”, non beneficiando dello sprint iniziale, si sonolasciati prendere dal panico.

Risultato?

Offerte “prenota prima” prolungate oltre misura, ribassi insensati.

Poi ci si sono messii software.

Che hanno iniziatoad avvisare i clienti quando i prezzi sono scesi.

Ed ecco arrivare cancellazioni a un ritmo sincopato e difficile da interpretare.

Seguite da scarichedi prenotazioni velocissime di chi ha deciso di prenotare un nuovo hotel.

Risultato?

Alcune settimane sisono riempite “da sole”.

Altre sono state impossibili da recuperare, rendendo altrettanto impossibile una lettura d’insieme.

Insomma, un bel casino.

E dico bello perchéal di là della percezione di difficoltà, fatica e precarietà alla fine, inqualche modo, i numeri sono tornati.

Lasciandoci però un’importantelezione.

  • Il mercato NON si addomestica. MAI.

E non possiamo MAIpensare di avere il controllo.

Esattamente come un domatore non può MAI essere sicuro di avere il controllo di una tigre, che rimane un PREDATORE con una natura SELVAGGIA.

Perché sai cosa succede quando il domatore si rilassa?

Succede che la tigreLO SBRANA.

Ecco perché dobbiamocontinuare a STUDIARE e aggiornarci per capire, assecondare e, quandopossibile, anticipare il cambiamento.

Senza rilassarci.MAI.

Come dici?

Mentalmente sei già proiettato sulla prossima stagione per correggere gli errori e migliorare la tua performance?

BENVENUTO tra i Pro.

Ti aspettiamo anovembre a San Marino al Vertice annuale per Albergatori Professionisti.

Dove 200 Campioni datutta Italia si danno appuntamento per prepararsi alla BATTAGLIA del 2019.

Ma ti avviso: dovrairimboccarti le maniche ed essere pronto a mettere in discussione TUTTO quelloche sai.

NON ci sonocompromessi. NON si fanno prigionieri.

https://www.albergatorepro.com/corso-albergatore-pro/

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Scopri il trucco di Marylin Monroe per non ingrassare durante l’inverno e sfruttalo per incrementare il fatturato del tuo hotel

In questi giorni ho rallentato anche io, lo confesso.

Dopo il tour de force per completare il libro e la consueta raccolta dati per preparare il corso di novembre, negli ultimi 4-5 giorni ho cercato di distrarmi un po’.

E così mentre ero inspiaggia, domenica mi sono messo a leggere una di quelle riviste da mare (nonso dirti se fosse Chi, Novella 2000 o altro, parliamo comunque della categoria“tette, culi e copywriting”).

Fatto sta che, dopo la consueta rassegna di veline da competizione in vacanza tra Formentera e Porto Cervo, uno stupido articolo ha attirato la mia attenzione. (Sono sicuro che capita spesso anche a te).

“Scopri il trucco di Marylin Monroe per mantenere la linea durante l’inverno”.

Trascinato dal titolo, mi sono messo a leggere per scoprire che, l’iconica e burrosa attrice americana tendeva a mettere su qualche chilo, ma aveva escogitato un suo metodo per non arrivare impreparata alla prova costume (per intenderci parliamo degli anni 50 quando ancora non esistevano i personal trainer e le barrette fit).

Il trucco era moltosemplice quanto efficace per lei.

  • “Stare almeno 15 minuti al giorno in bikini anche durante l’inverno”.

Fine.

In questo modo, si autocostringeva a fare i conti coi sensi di colpa che normalmente in invernosoffocava coi maglioni di lana, insieme ai rotoli di troppo.

Ed eraspontaneamente portata a stare più attenta a tavola per compensare.

Ora, sei staipensando che tutto questo non c’entra col tuo hotel, ti capisco, ma sappi cheti sbagli.

Perché il senso di colpa è una leva POTENTISSIMA e puoi usarla a tuo vantaggio.

Hai presente quandomancano ancora diversi mesi al periodo di punta della stagione, la pigriziavince sulla paura, e finisci per NON monitorare i previsionali?

Si dai, intendoquando “di pancia” sai che hai “più o meno le stesse prenotazioni dell’annoscorso”, “forse qualcosa meno”, ma “tanto è presto per fare i conti”...

Ecco, ci siamocapiti.

  • La maggior parte degli albergatori che conosco fa controlli OCCASIONALI.

Che, se va bene,aumentano di precisione ed intensità all’avvicinarsi dei periodi di punta ealla conseguente crescita dell’ansia da prestazione.

SENZA UN METODO.

Esattamente come lamaggior parte delle persone tende a mangiare spensieratamente durante l’invernoper poi farsi prendere dalle paranoie quando viene l’ora della prova costume.

Non a caso lepalestre a maggio sono sempre piene...

Ora come puoisfruttare questa leva a tuo vantaggio?

Imposta un metodo.

  • Se il tuo hotel è annuale elabora e STAMPA un previsionale per i due mesi successivi, OGNI GIORNO.

E ogni giornoregistra le variazioni rispetto al giorno precedente.

  • Se il tuo hotel è stagionale, durante il periodo di chiusura elabora e STAMPA un previsionale per i mesi estivi (o invernali), OGNI settimana.

In questo modo avraila situazione chiara, con aggiornamenti COSTANTI.

E TI OBBLIGHERAI ad agire per aumentare i prezzi quando una data “tira”, o diminuirli e/o attivare campagne quando una data è FERMA.

Così facendo nonavrai la scusa “che è troppo presto” o la vaghezza di controlli “di pancia”.

Saprai esattamentecome stanno le cose.

Il senso di colpa vincerà sulla pigrizia e IL METODO vincerà sul pressapochismo.

Ti assicuro che questo semplice “trucco” renderà sistematiche le tue attività giornaliere e ti darà maggiore chiarezza sulle azioni da compiere, migliorando i tuoi risultati.

A parità di albergo,a parità di domanda, a parità di budget.

Ok, adesso vediamoquanti cominciano da domani e quanti aspettano di ritrovarsi col planning mezzovuoto prima di tornare a cercare questo post.

P.S. le vendite della giornata speciale di Doug vanno alla grande, sarà una figata galattica, NON MANCARE.

P.P.S. Paolo Giacometti é la prova vivente che il metodo funziona e quest’ anno ha fatto un recupero degno del miglior pantani (per la prova costume invece ci sta ancora lavorando 😜).

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7+1 strategie salvavita da usare SUBITO per evitare di affondare nella palude del last minute

Ok, mentre scrivo il calendario segna 19 giugno.Da adesso non si scherza più.“Veramente Gian Marco, io è da ottobre che mi faccio il mazzo.”Certo, regolare ma ora entriamo nella ZONA ROSSA della stagione estiva.L’80% degli albergatori stagionali nei prossimi 60 giorni si giocano almeno il 60% del fatturato.Vietato sbagliare.E ovviamente, come é naturale che sia, non cresce “solo” la posta in palio.Cresce anche l’ansia da prestazione.E cosi, non passa giorno senza che riceva una chiamata, un messaggio su WhatsApp, una nota vocale, una mail o un messaggio su Facebook (o anche tutte le cose della lista

) con un grido d’allarme legato ad invenduto imminente e/o cancellazioni.Anche qui, tutto normale.Certo, capisco che sia un disturbo psicologico, o meglio, una “rottura di palle” ma non è niente di nuovo rispetto a ciò che accade TUTTI gli anni in questo periodo.Perché?Semplice.Perché arrivati a questo punto della stagione i “fanfaroni” che hanno sbagliato le tariffe, si accorgono che se non si danno una mossa non riescono a pagare affitti o mutui e puntualmente...SBRAGANO le tariffe.Tradotto?Gli Albergatori Pro che hanno giocato d’anticipo e si apprestavano ad esplorare le vette di tariffe mai pronunciate, si trovano invece di fronte ad una specie di palude.Il punto è che essendo pronti per fare “alpinismo”... non sono attrezzati per la palude.Vediamo cosa succede nel dettaglio?!Dapprima le prenotazioni rallentano.Poi si BLOCCANO.Poi addirittura iniziano ad arrivare CANCELLAZIONI (di clienti a cui booking o tripadvisor hanno notificato che le tariffe stanno scendendo nella destinazione prenotata)E qui scatta il PANICO.Solo che quando sei in una palude più ti agiti più sprofondi.Quindi adesso smettila di urlare e di contorcerti.E preparati ad afferrare “la corda” che sto per lanciarti.Vediamo insieme le 7 + 1 una strategie per recuperare l’invenduto della prossima settimana.1. Offerta prolunga soggiorno: sicuramente in questa settimana avrai delle camere camere occupate, giusto?Bene, allora provvedi a stampare una lettera di vendita, scritta secondi i dettami del copywriting, e falla trovare in camera ai clienti in odore di check-out.La lettera deve contenere un’offerta irresistibile con BONUS e SCONTO per invitare il cliente a prolungare il soggiorno (quanto sconto? Quanto serve, tanto a booking dai il 18%, giusto?).Occhio però.Non puoi fargliela trovare un giorno prima di partire.Dagli modo di organizzarsi.2. Remarketing web specifico su chi ha richiesto un preventivo per quella settimana.Per questo ti serve la tua web agency.L’obiettivo é “rincorrere” tutti i clienti che hanno richiesto un preventivo per la settimana in questione in modo MASSIVO (niente tirchierie sul budget, stai per affondare ricordi?).In pratica vanno esportate dal CRM tutte le email dei clienti che hanno chiesto un’offerta specifica, date in pasto a Facebook e mostrato loro la stessa offerta IRRESISTIBILE di cui sopra.3. Anche qui ti serve la tua web agency.Devi fare partire una campagna Pay Per Click con offerta last minute e investire tutto il budget che puoi in base al margine che hai sulle camere invendute (questi conti devi saperli fare tu, altrimenti hai sbagliato nell’ordine lavoro e soprattutto gruppo).4. Hai presente quel tuo bel sito sofisticato che hai progettato con tanta ricerca in inverno davanti al caldo del camino scoppiettante?Bene, DIMENTICATELO.Ora dovrai STUPRARLO con un grezzissimo BANNER, da mettere in bell’evidenza in homepage, che rimandi all’offerta per la settimana incriminata!D’altronde se stai per affondare non ti preoccupi di sporcare la camicia, giusto?5. Ricontattare telefonicamente chi ha chiesto preventivo per periodo specifico.Qui si tratta di mettere al lavoro tutta la forza vendita per richiamare ogni SINGOLO CLIENTE che ha chiesto un preventivo per il periodo incriminato informandolo che c’è stata una cancellazione imprevista e che, come di consueto, state provvedendo a richiamare i clienti in waiting list (perché sì, dovresti averne una).6. Dirottare richieste per periodi futuri sulla settimana debole specificando la convenienza dell’offerta last minute.Questa si capisce senza spiegare, fai il bravo.7. Newsletter: ora va inviata una bella newsletter a TUTTA la lista contatti per promuovere l’offerta last minute specificando il discorso cancellazioni e facendo leva sulla SCARSISSIMA disponibilità (oggetto: ultime DUE camere disponibili).Ok, in teoria ce n'è già abbastanza per raddrizzare la baracca.Si perché, guardiamoci negli occhi, se hai più del 10% di camere da vendere per la prossima settimana non é colpa dei competitor “fanfaroni”.Il problema è TUO.Detto questo, ho un ultimo coniglio che saltella nel mio cilindro.Overbooking altri hotel.Si, hai capito bene.Quando ho iniziato a lavorare in Holiday Inn nel lontano 2003, uno dei miei compiti da “burba” era chiamare OGNI mattina gli hotel competitor per chiedere e comunicare la disponibilità.Così se un hotel nei paraggi é al completo sa che può contare su di te per dirottare l’overbooking (e gli risolvi un problema).Ok, ora é tutto chiaro?Si?!E allora cosa ci fai ancora qui a leggere?!Metti mi piace, condividi, staccati dal blog e torna a lavorare!P.S. già che sei rimasto, fa un ultimo sforzo, cosi evitiamo di trovarci l’anno prossimo di sti tempi al punto di partenza...Clicca qui:https://www.albergatorepro.com/corso-albergatore-pro/

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Gestione del last minute nei periodi di picco: strategia e strumenti

Ok, ne prendo atto.

La diretta dell'altro giorno ha scatenato un discreto polverone e in questi giorni ho ricevuto una decina di messaggi privati, con richieste di consiglio riguardo la gestione del last minute.

Così, ho deciso di fare un post per rispondere a tutti, per spiegare la mia visione delle cose e darti un suggerimento PRATICO per gestire il last minute nei prossimi 10 giorni, e nei periodi di punta in generale.

✅Premessa 1.

Il Revenue Management,per come lo conoscevamo fino al 2016, si basava sul principio secondo il qualele tariffe vanno alzate in maniera progressiva fino ad avvicinarsi alla data delcheck-in.

In quest'ottica, la tariffazione di partenza deve essere attrattiva (con tariffe finalizzate a convertire l'invenduto dell'anno precedente) e, in seguito, i prezzi devono crescere in maniera progressiva in funzione della domanda, per arrivare alla rack rate nella finestra tra 7 e 0 giorni alla data (chiaramente la finestra può variare secondo la distanza ATTIVA alla data della destinazione di riferimento ma questa è troppo complessa da spiegare qui, ti tocca STUDIARE).

✅Premessa 2.

Il fenomeno del lastminute è nettamente più incisivo e quindi da considerare, là dove si vende inB&B con indice medio di soggiorno 1-2 notti.

✅Premessa 3.

Le dinamiche cheandrò a descrivere si sono presentate timidamente nel 2016, il trend è statopiù netto nel 2017, ed è completamente degenerato nella difficile estate 2018.

🌍Scenario

Attualmente, a causa del diffondersi di strumenti come Pruvo le cui funzionalità sono state immediatamente replicate da Booking e Tripadvisor, per gli utenti è molto più semplice scoprire quando le tariffe scendono nella destinazione dove hanno prenotato.

In pratica, stando comodamente seduti sul divano, ricevono una mail che li avvisa che le tariffe a [Nome destinazione che hanno prenotato] stanno scendendo per la data di prenotazione.

Motivo per il quale, in concomitanza dei momenti di picco del prezzo, le CANCELLAZIONI sono cresciute nella misura del doppio rispetto all'anno scorso.

Detto questo, aprescindere dagli strumenti, questa strana estate, a causa di una serie difattori, ha creato una tendenza per la quale l'occupazione, anche quando vicinaal 100%, si é ottenuta con grande sforzo e prenotazioni “sudate” finoall'ultimo giorno.

Così, l'ansia,comprensibilissima, degli albergatori si è sommata ai fattori di cui sopra,generando come risultato un anomalo decremento delle tariffe a 2-3 giorni dalladata.

Per farti un esempio a Rimini non è raro analizzare un competitor set di 4-5 hotel a tre-quattro stelle e scoprire che le tariffe scendono anche di 40-50 € nei 3 giorni precedenti la data (diminuzioni da 90 a 49 € sono preoccupantemente all'ordine del giorno).

👨‍🎓TESI

Al di là della stagione complicata, e di una domanda balbettante, io resto fortemente convinto che questo fenomeno sia un SUICIDIO commerciale che ha come risultato, NON l'incremento sperato delle room night e del fatturato di destinazione, ma semplicemente una guerra FRATRICIDA che porta le stesse prenotazioni ad un prezzo più basso IMPOVERENDO LA DESTINAZIONE.

Più che alla "guerra dei poveri" come spesso viene definita, la mia idea é che siamo di fronte alla "guerra degli ignoranti" che, presi dal panico, fanno cose a caso danneggiando anche chi lavora in maniera corretta.

⛔️OBIEZIONE

"Eh ma se i clienti si mettono a prenotare sotto data noi cosa dovremmo fare? Dobbiamo adeguarci"

❗️CONFUTAZIONE

È evidente che ilcomportamento dei clienti CAMBIA anche in funzione del contesto in cui vivono.

E se tutti gli alberghi "sbragano le tariffe" sotto data, per gli utenti sarà sempre più normale e conveniente aspettare l'ultimo giorno per prenotare, specialmente in un'estate dove la probabilità di “trovare pieno” è INFERIORE alla probabilità di spendere meno (gli articoli che condividete sulla crisi li leggono anche i clienti).

D’altra parte, tu non faresti lo stesso?

🧐SUGGERIMENTO

Se sei un Albergatore Pro, il tuo hotel ha un’identità precisa, la tua politica di revenue ha un senso e la tua reputazione è superiore a 8.5, NON scendere a compromessi.

Aspetta che la tempesta passi, limitando i danni con una tariffa più alta della media, a fronte magari di un paio di room night in meno (sei arrivato con più di 5-6 camere da vendere sotto data, hai altri problemi).

"Ok, ma se i miei competitor sbragano cosa devo fare?"

Certamente non puoiignorarli.

Al contrario, ti consiglio di compilare e stampare un file ogni mattina con le tariffe dei tuoi competitor per i prossimi 4-5 giorni.

E intervenire nelle date dove la retta media di destinazione scende brutalmente.

Certo, non deviscendere di 50 € da un giorno all'altro.

Personalmenteconsidero sensato, ed ho riscontrato essere efficace, uno sconto del 10-15%rispetto alla tariffa precedente.

👨‍🚒 APPLICAZIONE

Mentre consigliavo un cliente, mi sono reso conto che esiste una funzione di booking.com, che personalmente davo per scontata, ma che oggettivamente non tutti conoscono, che può esserti particolarmente utile nei prossimi 10-15 giorni (e in generale nei periodi di alta stagione in cui si verifica il fenomeno del last minute sistematicamente).

In pratica, dalla tua extranet, nella sezione promozioni, puoi impostare una promozione personalizzata che ti permette di programmare uno sconto predefinito che entra in funzione in AUTOMATICO da una certa data (1-2 giorni prima dell'arrivo) o da un certo orario del giorno stesso di arrivo (dalle 18.00).

Questa funzione, oltre ad essere particolarmente efficace per contrastare le eventuali dimenticanze in un periodo in cui le cose da fare sono MILLE, ti permette di combattere l'emotività che rischia di portarti ad abbassare TROPPO rispetto al prezzo precedente (perdendo soldi e credibilità con i clienti che hanno prenotato a prezzo più alto).

P.S. Usa la funzione responsabilmente.

P.P.S. Se invece se rimasto con più di 5-6 camere da vendere sotto data, l'unico rimedio è una STRATEGIA completa che parte con MESI d'anticipo e considera TUTTI I FATTORI.

Come dici? Tiinteressa?

Unisciti a noi al corso di novembre. 😉

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Scopri perché i post organici (gratuiti) su Facebook non ti servono a NIENTE, e quelli sponsorizzati servono solo a farti passare per fesso con il vecchio trucco dei venditori di cartelloni stradali

Tieni gli occhi bene aperti perché oggi ti svelo un piccolo-grande trucco di magia.

Hai presente il numero del mago che mette l’assistente in una scatola, la sega in due e, non si capisce come, alla fine lei salta fuori bella-bella tutta intera?

Seguimi, oggi ti porto dentro la scatola.

Ovviamente però parliamo di hotel.

E di Facebook.

E mettiamo in chiaro alcune cose.

Facebook é un (social) media a pagamento.

Te ne sarai accorto.

Ogni 10 post tra Juve, politica e gatti, uno è SPONSORIZZATO.

Cioè pubblicitario.

Cioè un post per il quale l’autore/gestore della pagina HA PAGATO.

Perché?

Perché ormai l’algoritmo ha reso difficile, praticamente impossibile, raggiungere un numero sufficiente di utenti (persone) con un post GRATUITO (organico)

“Ma cosa dici Gian Marco con il mio ultimo post ho preso 22 like”

Parliamo di statistiche?

Un post GRATUITO (organico) raggiunge mediamente il 6% dei tuoi amici/follower

Tradotto: se hai 100 amici/follower, Facebook, in media, mostra il tuo post a SEI DI LORO.

E attenzione che ho detto MOSTRA.

Che significa che NOVANTAQUATTRO TUOI AMICI su 100 NON LO VEDONO NEMMENO.

Ora capisci cosa si intende quando si dice che Facebook NON è un media gratuito?

Significa che per raggiungere gli utenti DEVI PAGARE.

Semplice, chiaro, Recoaro (a proposito di messaggi che restano).

Cosi abbiamo capito anche la massima:

“Se non paghi, il prodotto sei tu” (a proposito della formazione “gratuita”).

In pratica quando usi Facebook come semplice utente, Facebook “ti sta vendendo” a chi vuole venderti roba.

Ora bene o male, chi più, chi meno, questo concetto sembra essere arrivato più o meno a tutti.

Ed è qui che entrano in azione i social media sciacalli.

Che fanno leva su questa nuova consapevolezza per incentivare gli “investimenti” (e strappare una commissione)

In pratica il discorso non fa una piega…

“Aggratis non raggiungi più nessuno, quindi sul prossimo post bisogna che ci buttiamo 100 €”

E in effetti…

Buttati i primi 100 euro Facebook, ecco arrivare puntuali:

⭕ Migliaia di views

⭕ Decine di like

⭕ Qualche condivisione

“Ma allora è vero! Va che roba con solo 100 €…”

Ah si, e quante prenotazioni?

Ecco.

Ora sai chi ha inventato questo trucco?

L’hanno inventato i venditori degli annunci pubblicitari sui cartelloni stradali.

Ma prima di svelarti il trucco, lascia che ti faccia un paio di domande…

Chi ha messo il like alla tua pagina?

Sul serio, siamo tra amici, diciamoci la verità.

Te lo dico io?

L’hanno messo:

==> Clienti che ti conoscono già e hanno già soggiornato (e avresti potuto contattare gratis via mail)

==> Parenti, amici e fornitori compiacenti

==> Gestori e dipendenti di hotel competitor che vi spiano su internet

Ci ho preso?

Chiaro, se voglio parlarti di trucchi di magia, devo prima dimostrarti di essere un mago ✨

Ora sai a chi ha mostrato Facebook quegli annunci con i tuoi 100 €?

Si dai, lo sai.

Quello che non sai é come si fa a vendere gli annunci sui cartelloni.

Ma si da il caso che io ho un amico che lo faceva e adesso te lo racconto…

Perché in realtà vendere spazi pubblicitari sui cartelloni é tutt’altro che facile.

Perché gli spazi sono tanti, la visibilità è limitata e i risultati NON sono misurabili.

Pensa bene a queste 3 caratteristiche e vedi se sono familiari ai post sponsorizzati sul nostro amico blu..

Quindi?

Quindi come fare a convincere un imprenditore locale a investire le sue scarse risorse su uno strumento cosi limitato?

Serve un trucco, appunto.

Un trucco quanto semplice quanto banale.

Far leva sulla VANITÀ.

Perché, da Icaro in poi, ognuno di noi ama specchiarsi nelle proprie conquiste e nei propri risultati.

E c’é solo una cosa che un imprenditore desidera di più rispetto a “nuovi clienti”.

Ed è far sapere a tutti quanto è bravo a cercarli e trovarli.

E cosi, gli scaltri venditori di cartelloni iniziano sempre con un paio di annunci di prova.

Ma prima di farlo indagano. E scoprono “dove abita l’imprenditore”.

“Come dove abita, che je frega?”

Un attimo di pazienza prego, rullo di tamburi..

Perché una volta capito dove abita l’imprenditore (tra informatori e pagine bianche non è una ricerca difficile) gli annunci vengono piazzati CASUALMENTE proprio nel tragitto tra casa dell’imprenditore e ufficio.

In modo che parenti, vicini e dipendenti possano in breve fargli notare (e fargli i complimenti) per la nuova pubblicità…

Ora capisci dove sta il trucco?

Facebook e i social media manager ti trattano come un fesso.

E tu paghi.

Non per ottenere risultati.

Ma per appagare la tua vanità.

E ti sta anche un po’ bene aggiungo.

Come dici?

Vuoi sapere come si deve impostare su Facebook un annuncio che funziona?!

Te lo dico nella prossima puntata


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Gli hotel, l’unitá di misura della sconfitta e l’occhio della tigre dell’Albergatore Pro

A volte mi fermo a pensare a quali sono le caratteristiche che accomunano gli albergatori più vincenti che conosco.

Ormai ti ho detto mille volte quanto é importante studiare il target con cui desideri lavorare e io stesso investo parecchio tempo a fare questo tipo di analisi.

Il bello é che lo faccio sia consapevolmente, con un documento word davanti, sia inconsapevolmente mentre sono preso a fare altro.

In pratica a volte sono talmente “nel flusso”, che mi capita di pensare ad Albergatore Pro mentre mangio, mentre faccio la doccia o mentre guido in autostrada.

E di solito è proprio in questi momenti che mi vengono le idee migliori (chi ha detto che “nessuna grande idea è nata in un sala riunioni”? Adesso non mi viene, comunque é MOLTO vero).

Fatto sta che quello che faccio, e che dovresti fare anche tu, é vivisezionare mentalmente l’identikit dei clienti con cui mi piace di più lavorare e che sono più soddisfatti dei miei servizi.

Lo scopo del gioco é stilare una sorta di “perizia psicologica” della persona in questione e fissarmela nella mente in modo da poter riconoscere più facilmente i potenziali clienti ideali che incontrerò in futuro e allo stesso tempo squalificare e allontanare quelli con cui non voglio lavorare.

E non immagini nemmeno quanto questa attività sia PREZIOSA per decidere cosa comunicare nei prossimi post, nelle prossime mail e in ogni altra occasione…

Perché ovviamente, più hai chiaro a chi ti rivolgi, quali sono i suoi interessi, cosa lo entusiasma e cosa lo fa incazzare, più é semplice trovare il linguaggio giusto.

Detto questo, quello di gestire l’hotel é un lavoro particolare, a tratti unico.

Perché, come pochissimi altri, ha una precisa unità di misura della VITTORIA, cosa che molti altri business non hanno.

E il bello è che questa unità di misura é COSTANTE E GIORNALIERA.

Facciamo qualche esempio.

Mettiamo che tu faccia il barbiere…

Come fai a stabilire se oggi hai fatto IL MASSIMO?

Ok, hai fatto dieci tagli, ma lavorando un’ora in più potevi farne 12, giusto?

Ok, i clienti sono contenti sul momento, ma se poi vanno a casa e il taglio non piace?

Un casino.

Mettiamo allora che tu faccia l’avvocato…

Sei un professionista stimato e ben retribuito.

Oggi hai avuto un’idea geniale per preparare la difesa di un tuo cliente ma la causa vedrà la sua sentenza tra 5-6 anni…quindi puoi essere orgoglioso.

Ma effettivamente NON SAI se tutto andrà come hai previsto.

Mettiamo invece che tu abbia un’azienda di servizi o di consulenza…

Quanti progetti hai venduto oggi? 6? 7? Avresti potuto venderne di più? Certo che si.

E poi chissà quando sarai in grado di erogare il servizio, chissà quanto tempo sara necessario per consentire al cliente di raggiungere il risultato sperato..

Ok, ci siamo capiti.

Quindi ora torniamo a parlare di hotel.

Ognuno di voi ha un numero di camere preciso e LIMITATO da vendere OGNI GIORNO.

Un numero di persone prestabilito che sei in grado di ospitare senza problemi.

Quindi concettualmente il risultato MASSIMO, cioè la VITTORIA, coincide con UN NUMERO.

Hai 50 camere, e se le vendi tutte e 50 SEI SICURO che, per oggi, hai fatto il MASSIMO.

Non é bellissima la sensazione di potersi specchiare in un numero?

Certo che si, e se sei un minimo narcisista, e sappiamo tutti e due che se fai questo mestiere lo sei, conosci perfettamente il luccichio che ti brilla negli occhi quando chiudi la giornata con il planning PIENO.

Senza buchi bianchi.

Che poi è la stessa sensazione che prova un velocista quando taglia il traguardo, o un calciatore quando calcia in porta e vede gonfiarsi la rete.

Ma cosi é troppo facile.

Perché a TUTTI piace vincere.

E NON é questa la caratteristica dei vincenti.

Sai qual é invece la caratteristica che accomuna i VERI Albergatori Pro?

É il rapporto con le camere LIBERE.

Perché?

Semplice, perché i Veri Albergatori Pro vivono le camere libere come una SCONFITTA.

LE ODIANO.

Parliamoci chiaro.

Ci sono albergatori che con il 90% di occupazione sono soddisfatti e non c’è niente di male.

In fondo, se hai 63 camere occupate su 70, hai fatto il tuo dovere.

Ma i VERI Albergatori Pro considerano il numero delle camere libere come l’unità di misura della SCONFITTA.

E siccome come tutti i vincenti ODIANO PERDERE, quando vedono quel numero, gli SCATTA L’OCCHIO DELLA TIGRE.

E accedono a tutto il loro potenziale di energie ed inventiva per ridurlo fino allo ZERO.

E se non ce la fanno, soffrono e sono attanagliati da un misto di rabbia e frustrazione che li porterà il giorno dopo ad avere ancora più “garra” per la nuova battaglia.

Fino a quando quel numero non tornerà di nuovo a zero, portandosi dietro quella piacevole sensazione (fino al mattino seguente).

E cosi ogni giorno.

In una continua roulette di numeri che si rincorrono, generando una continua alternanza di sconfitte mal digerite e vittorie presto dimenticate.

E tu? Da che parte stai?

Ti accontenti del 80%?

O anche tu ODI quelle maledette caselle bianche?

Se hai scelto la prima opzione, sappi che ti invidio. Ti aspetta una vita serena di accettazione del risultato e riflessioni zen.

Se invece hai scelto la seconda opzione, ti do il benvenuto nel clan dei condannati…alla VITTORIA.

Ci vediamo a novembre 😉

https://www.albergatorepro.com/corso-albergatore-pro/

P.P.S. Sai qual è un’altra caratteristica che accomuna i CAMPIONI?

É la capacità di alzare il livello delle performance nei momenti DECISIVI.

Eh niente. Oggi è sabato. Domani é luglio.

Fammi vedere che ti meriti quell’attestato che hai in ufficio. 😉


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