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Amo l'Italia e ODIO i politici

Nelle ultime settimane si fa tanto parlare del nuovo spot per il turismo in Italia, lanciato in queste ore dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Condivisioni, entusiasmo, autocelebrazioni.

Lo analizziamo insieme tecnicamente da un punto di vista di marketing dato che è un’attività di marketing?

FA SCHIFO.

E’ imbarazzante.

Vado in ordine sparso:

1. Cancella immediatamente qualsiasi cosa abbia suscitato in te. Non mi interessa se ti piace, se lo condivideresti.

Virale = insignificante da un punto di vista marketing.

“L’importante è che se ne parli” è la scusa che usano i creativi per giustificare le centinaia di migliaia di euro che buttano per fare a gara a chi è più creativo senza generare 1/100 di ritorno economico rispetto al budget investito.

Un’azione di marketing non deve fare parlare di sé o del brand, deve dare al potenziale cliente un buon motivo per agire (agire = mettere mano al portafoglio).

2. Solo una manica di decerebrati disonesti può spendere centinaia di migliaia di euro per produrre un video promozionale del paese in ITALIANO.

Ripeto, IN I-T-A-L-I-A-N-O!!

Cioè questi se la raccontano, dicendo che vogliono promuovere l’Italia nel mondo e producono un video con protagonista una turista straniera che parla con un buffo accento italiano.

A cosa serve?

Assolutamente a niente.

Ma siccome non hanno un’idea di come funziona il marketing e di come fare ad attirare clienti almeno attirano la simpatia e il voto dei pensionati che vivono davanti alla tv e pagano il canone rai.

3. Un messaggio di marketing è efficace quando è polarizzante.

Polarizzante = Unico. Funziona solo se nessun altro lo dice.

Analizziamo il testo dello spot?

“Viaggiare in Italia mi fa sentire viva, ogni città, ogni persona, ogni angolo nascosto, sembra essere lì per me, per noi”

Dimmi di quale paese non si potrebbe dire.

Prova a togliere “in Italia” e vedi se la frase non mantiene il suo significato.

Te lo dico io, lo mantiene identico.

“Abbiamo gli occhi così pieni che non riusciamo a chiuderli e più li spalanchiamo e più ci illuminiamo”

Idem come sopra, questa frase si potrebbe usare per QUALUNQUE paese nel mondo.

Tutt’al più potrà far venir voglia di viaggiare, ma dal momento che queste “sensazioni” si provano viaggiando in qualunque posto del mondo, non si da al potenziale cliente NESSUN motivo reale per viaggiare in Italia.

Mettiamoci via il patriottismo e la poesia. Non ha senso.

Cosa bisognerebbe fare invece?

L’Italia è conosciuta nel mondo per le 3 F: food, fashion and forniture (inteso come design).

E’ su questo che bisogna puntare, son queste le nostre unicità.

Parlare del cibo, delle ricette uniche, conosciute in tutto il mondo: pizza, pasta, caffè.

Raccontare la storia, come nascono e cosa le rende uniche.

Inoltre, tantissime persone da tutto il mondo sono attirate dallo stile italiano che va dall’abbigliamento (shopping) al design.

E poi la storia e l’arte per Dio: siamo il paese di Leonardo, Michelangelo, Dante Alighieri, Donatello.

Sono brand unici e riconosciuti ovunque dal Brasile fino alla Cina.

P.s. se fai fare un video per il tuo hotel (che è una grande idea) fai esattamente il contrario di questa roba qui.

Buona domenica.

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L'hotel più romantico al mondo

Premessa: io quando vedo queste cose mi commuovo.

Sul serio.

E non per il Natale o la musichetta in sottofondo.

Mi commuovo perché sono anni che vado dicendo a tutti gli albergatori che incontro che devono DISTINGUERSI, trovare un elemento differenziante che renda UNICA e M E M O R A B I L E la propria struttura.

E poi un giorno “conosci” telefonicamente un albergatore.

13 camere.

A Venezia.

Che non avrebbe bisogno di inventarsi niente e molto probabilmente sarebbe pieno tutto l’anno anche scrivendo “l’hotel ha sede in uno degli edifici storici di Venezia”.

Come tutti gli altri.

Come se ci fosse un solo edificio non storico a Venezia.

Invece questi signori qua da 10 anni non accettano bambini e hanno impostato tutto il marketing e la comunicazione verso il target coppie scegliendo il romanticismo come elemento differenziante.

E sai come è finita?

E’ finita che anche nel 2015 sono stati eletti da Boutique hotel “World’s Best Romantic Boutique Hotel“, per l’ennesima volta.

E questo video è un esempio di marketing fantastico perché non è uno di quei classici video creativi inutili che condividi su Facebook e non ti ricordi neanche chi l’ha fatto.

E’ perfetto perché STAMPA A FUOCO nella mente di chi lo guarda l’elemento differenziante dell’hotel.

La musica, il Natale, le riprese. Tutto parla di romanticismo.

E se per caso non te ne accorgi te lo ricordano DUE volte nel bel mezzo del video.

“In the most romantic city in the world there is…the most romantic hotel in the world”

Ora io non so quanto può essere costato, ma anche se fosse costato 10 mila euro sono ben spesi.

Perché sono un messaggio di marketing mostruosamente POTENTE, che rende l’hotel unico e indimenticabile.

P.s. Ovviamente l’hotel è pieno TUTTO l’anno, a tariffe MOLTO più alte della media di Venezia e ospita clienti che vengono tutti gli anni dall’AUSTRALIA per festeggiare il Natale.

E tu?

Che elemento differenziante hai scelto per il tuo hotel?

Che bisogno soddisfi?

Romanticismo, divertimento, relax?

Ce l’hai un video da postare su Instagram che trasmette il tuo messaggio nel mondo?

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Booking, Tripadvisor, ricerca & sviluppo

Nelle ultime settimane ho visto decine di link di articoli che celebravano i risultati di alcuni eccellenti hotel e bed&breakfast italiani.

Miglior bed&breakfast su Tripadvisror di qua, miglior hotel su Booking di là.

Tutto molto bello.

Ma a parte uno pseudo-finto-patriottismo, che lezione puoi imparare da questo?

Ora, in questo caso, porto la mia esperienza di 10 anni in una società di software.

Uno dei reparti più importanti in una società di software è quello che viene definito “ricerca e sviluppo”.

Cioè quel reparto che si occupa di studiare il mercato, i competitor, le tendenze, I CLIENTI.

Il punto è che negli hotel questo aspetto è, nella maggior parte dei casi, TOTALMENTE INESISTENTE.

Il massimo studio dei competitor che si fa è controllare i prezzi dei 3 alberghi del quartiere nei giorni in cui rimangono camere da vendere.

ZERO ricerca, zero studio di casi di successo.

Cosa potresti fare tu di diverso invece per migliorare il tuo hotel?

E’ molto semplice.

Quando vedi uno di questi articoli di hotel premiati dai giudizi, non limitarti a mettere il like e condividere.

Fallo se vuoi rendere merito a un collega (che è sempre bello), ma non fermarti li.

Segnati i nomi di questi hotel, mettiti in agenda almeno 2-3 viaggi-studio ogni anno.

Cerca i migliori hotel su Tripadvisor e su Booking dello stesso target del tuo e valli a vedere CON I TUOI OCCHI.

Ti assicuro che le poche centinaia di euro che spenderai varranno molto di più di qualunque corso di formazione che esiste sul mercato.

E sai perché?

Perché ti permetterà di vedere cosa piace ai clienti. Cosa piace DAVVERO ai clienti.

Perché spesso quando gli albergatori viaggiano per piacere tendono ad analizzare tutto con il proprio occhio clinico da “addetti ai lavori”.

Che di solito non c’entra niente con l’occhio del cliente, che magari non nota certe micro-sfumature e invece va in bestia per problemi che un albergatore considera “minori”.

Quindi quando lo fai, non giudicare.

Non dire “qui avrei fatto cosi, qui avrei fatto cosà”.

Mettitela via.

Se un hotel ha 10 significa che quello che fa piace ai clienti. Punto. Senza se e senza ma.

Tu devi solo osservare e cercare di capire cosa puoi applicare alla tua realtà.

Ricerca & sviluppo.

Ad maiora.


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Il tuo hotel su instagram

Che vantaggi può darti? Come lo usano gli hotel Italiani? Cosa puoi fare tu se vuoi usarlo come si deve?

Oggi è sabato affrontiamo un argomento più leggero…

Instagram è il social network del momento (da almeno due anni).

E’ in costante crescita, molti vip lo scelgono per il loro unico account ufficiale, ogni anno trasforma centinaia di ragazzini in superstar mondiali.

Che vantaggi può portare al tuo hotel?

Per prima cosa, Visibilità.

Ad oggi conta 350 milioni di utenti.

Visibilità che si può raggiungere con un’immediatezza di comunicazione che si sposa perfettamente con il marketing per il turismo.

Una foto vale più di mille parole e su Instagram una foto basta e avanza.

Come lo usano gli hotel italiani?

Mediamente male.

Il rapporto degli albergatori italiani con Instagram è lo stesso che hanno con tutti i social network “minori” (minori=non Facebook).

L’argomento viene affrontato nel fatidico momento in cui “si rifà il sito”.

A quel punto il web designer dice all’albergatore di mettere in homepage tutte le icone social e l’albergatore si accorge di avere solo Facebook.

Risultato?

L’albergatore crea l’account, mette sta benedetta icona sul sito, pubblica una foto delle camere ristrutturate (10 anni fa?) e se lo dimentica per sempre.

No buono.

Cosa devi fare invece se decidi di creare un account per il tuo hotel?

Ti do subito 3 spunti che puoi trovare nel post qui sotto:

1. Metti un ipad in reception sempre aperto sull’account che mostra le ultime foto pubblicate

2. Predisponi un “selfie point” o una semplice cornice con il nome del tuo hotel per invitare gli utenti a taggarsi

3. Crei una piantina dedicata evidenziando le attrazioni e gli scenari più suggestivi nei paraggi dell’hotel. I più “instagrammabili

4. Si lo so avevo detto 3 ma il quarto è una figata assurda: offri un soggiorno gratuito a tutti gli utenti con più di 10.000 follower

Che senso ha?

Loro postano una foto del tuo hotel e 10.000 persone la vedono.

Vogliamo star bassi e considerare una conversione del 1%? 100 prenotazioni in più…

Quanto ti costa ospitare qualcuno nel tuo hotel? 50 €?

Prova a calcolare il ROI.


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Perchè il più grande formatore americano per hotel prenota con Airbnb?

Perchè dovresti farlo anche tu!

Premessa: Doug Kennedy non è “solo” il più grande formatore per hotel americano ma è, molto probabilmente, uno dei più qualificati formatori per hotel al mondo.

Fa formazione per hotel (procedure front office, vendita telefonica, gestione del rapporto con il cliente) da quando la formazione per hotel NON esisteva.

Personalmente ho assistito ad un suo intervento ad una fiera a New York nel 2010 e mi sono portato a casa un paio di spunti ILLUMINANTI che ho subito messo in pratica e suggerito ai miei clienti.

Ma se passa la vita lavorando con gli hotel e negli hotel perché ha deciso di prenotare un suo soggiorno sul sito che oggi tantissimi albergatori considerano “il nemico”?

Ti riassumo brevemente i 4 punti di forza dietro al successo clamoroso di questo “nuovo” sito di prenotazioni:

1. Tecnologia: il sito è fantastico, con mappe dettagliatissime, e una app con notifiche push che ti mette direttamente in contatto con il padrone di casa (su Airbnb si prenotano CASE, non alberghi)

2. Autenticità: molti dei proprietari che si affacciano su questa piattaforma non hanno ancora la malizia degli albergatori professionisti. Quindi pubblicano foto VERE fatte con il telefonino che sono molto rassicuranti per le aspettative di chi prenota

3. Rapporto umano: quando prenoti parli con Marco, Andrea, Silvia, Alice, non con il front office agent del “Grand Hotel Top World City”

4. Servizio ultra personalizzato. Spesso i proprietari ti danno il loro numero di cellulare e comunicano con te costantemente prima-durante-dopo il soggiorno:

“Qui puoi comprare il pesce”

“Qui trovi un mercatino fantastico per portare pensierini a casa ai tuoi”

“Qui fanno il miglior cappuccino della città”

“Il volo è puntuale? Hai fatto buon viaggio?”

Sappiamo tutti quanto è bella la sensazione di visitare un posto nuovo con l’aiuto di qualcuno che ci vive da sempre.

Per prima cosa ci sentiamo rassicurati. Uno del posto non lo fregano.

Inoltre abbiamo la possibilità di scoprire quei luoghi che non si trovano sulle guide turistiche che solo chi vive la città ogni giorno è in grado di indicarci.

P.s. La prossima volta che devi visitare una nuova città, fatti un giro su questo sito e cerca di capire come funziona e cosa potrebbe spingere un cliente a prenotare una casa piuttosto che il tuo hotel.

Sta attento ai particolari, prendi appunti e cerca di recuperare quei piccoli gesti di accoglienza che piano piano si stanno perdendo nell’industria alberghiera.


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Hotel da incubo

Con tutto il rispetto per Antonello Colonna e il suo curriculum, il fatto che per il programma “Hotel da incubo” si scelga uno chef per risollevare gli hotel è un bel problema.

Premessa: ora che impazza la moda “del cibo in tv” chef e ristoratori diventano superstar e gli albergatori rimangono nell’ombra.

Fino qui ci starebbe anche un bel chissenefrega…

Il vero problema è che la tv è ancora un mezzo di comunicazione molto potente e il fatto che i problemi degli hotel vengano riassunti in “camere da letto e bagni sporchi, camerieri poco preparati, servizio non adeguato, colazioni che sarebbe meglio non assaggiare, strutture fatiscenti” alimenta un luogo comune MOLTO PERICOLOSO.

Vediamo il messaggio che passa tra le righe?

Se il tuo hotel ha camere e bagni puliti, camerieri preparati, servizio adeguato, colazioni ottime e strutture moderne…allora avrai successo!

E’ questo il vero dramma.

Si perché in realtà, per quanto se ne dica, NON sono questi i VERI problemi degli hotel italiani.

E te lo dice uno che ne vede almeno 100 ogni anno…

Oggi, avere “camere e bagni puliti, camerieri preparati, servizio adeguato, colazioni ottime e strutture moderne” non è un merito, è IL MINIMO che un professionista deve offrire ai suoi ospiti.

Infatti la maggior parte degli albergatori italiani (o almeno i professionisti, quindi tu che sei in questo gruppo) sono super-efficienti nei punti di cui sopra.

Il vero problema è che non sanno fare marketing e non sanno vendere.

E per quanto tu possa offrire un ottimo servizio, se NON sai vendere non avrai abbastanza clienti e senza clienti NON avrai successo.

Ora che l’estate è alle spalle e devi pianificare le strategie per la prossima stagione, concentrati su questo aspetto.

Imposta un sistema di gestione professionale che ti aiuti ad applicare le strategie più efficaci!

P.s. Se te lo stai chiedendo, NO: uno chef, seppur stellato e bravissimo, se non ha competenze di marketing e vendita non porterà al successo il tuo hotel.


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Cloud

In questi giorni in America si discute dei vantaggi di installare un software gestionale in cloud.

In pratica invece di acquistare un server da tenere in hotel si prende a noleggio un server virtuale su una web farm (aruba, microsoft azure, ecc…)

Ma quali sono i vantaggi concreti?

E perchè dovresti considerarli anche tu prima di acquistare il tuo prossimo gestionale?

✓ Minore investimento iniziale: un server professionale prevede un investimento di almeno 2.000 € per l’acquisto. Con il cloud, a parità di condizioni, si paga un canone mensile di circa 100 €.

✓ Nessun costo aggiuntivo: con un server fisico si paga un canone per assistenza, aggiornamenti e manutenzione. Con il cloud è tutto incluso nel canone di cui sopra

✓ Risparmio energetico: con gli attuali costi di energia in italia, tenere un server sempre accesso costa almeno 25 € al mese

✓ Dati sempre disponibili: con un gestionale in cloud i tuoi dati sono SEMPRE disponibili. Basta una semplice connessione ad internet per collegarsi tramite pc, mac, tablet o smartphone. In questo modo puoi controllare la disponibilità, inserire una prenotazione e monitorare gli andamenti anche quando sei fuori ufficio.

✓ Sicurezza: i dati sono garantiti da una multinazionale che si occupa di gestire backup automatici mettendoti al riparo da eventuali guasti del tuo computer locale.


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