La passione è sempre la passione
La passione è sempre la passione
È stato un anno pienissimo.
Il tour in giro per l’Italia, il lancio del corso, il lancio del libro, i clienti, l’hotel da gestire, poi di nuovo la preparazione del corso, il corso…
Il corso più grande e più bello di sempre.
Sembrerà banale, ma tutto questo era addirittura difficile da immaginare fino solo a 4 anni fa.
Ora è tutto vero.
Qui dentro siamo ormai 5.000 e siamo molto più di un gruppo facebook per albergatori.
Siamo uniti da qualcosa che va oltre il fatto di “fare lo stesso mestiere”.
La passione, alla fine è sempre la passione.
Quella che ti tiene sveglio di notte per cercare un nuovo hotel, quella che non vedi l’ora di vedere il report delle vendite…
La passione che amplifica la soddisfazione o la frustrazione per una recensione.
Quella che alimenta lotte in famiglia per portare avanti un’idea di cambiamento.
Che accende le discussioni con i colleghi, i soci, i collaboratori.
La passione che da il gusto della vittoria all’ultima camera venduta.
La passione che si trasforma in disturbo ossessivo compulsivo, che si placa solo nel vedere il giardino o la sala perfettamente in ordine, simmetricamente sovrapposta all’immagine ti eri fatto in testa.
Il sorriso di un cliente che ti saluta prima di partire…
Molti di voi, molti di noi, durante il corso hanno usato la parola “FAMIGLIA”, che personalmente mi fa sempre un pò paura.
Perché la famiglia è una cosa sacra e non andrebbe mai mischiata con le cose di lavoro.
Ma alla fine della fiera, dove sta il confine?
Qual è il vero significato della parola?
Io penso che famiglia siano un insieme di persone che condividono le stesse origini, gli stessi valori e vivono la stessa casa.
Ecco, nei miei sogni più puri, vorrei che Albergatore Pro fosse proprio questo.
La casa degli Albergatori professionisti di tutta Italia.
La NOSTRA famiglia lavorativa.
E, se per un giorno, o un solo momento, avete condiviso questo pensiero…beh allora io e Daniele Sarti abbiamo vinto.
A proposito.
Dicono che il Natale sia il momento in cui i desideri si avverano…
Per quanto mi riguarda Albergatore Pro è la dimostrazione pratica che i sogni possono diventare realtà.
Per quanto riguarda tutti voi invece, vi auguro che il viaggio imprenditoriale che stiamo facendo insieme, possa aiutarvi a diventare le persone che volete diventare.
Buon Natale.
Servizi correlati
Articoli correlati
Hotel di Lusso a Milano: i dieci 5 stelle con il prezzo medio più alto della città
Con oltre 400 hotel presenti in città tra proprietà indipendenti e catene internazionali, Milano, oltre ad essere una delle città con la maggiore crescita per le performance alberghiere negli ultimi 10 anni, dopo Expo 2015 si è definitivamente affermata come una delle nuove capitali del turismo italiano.
Non potendo fare un’analisi dell’intera città, per via della forte segmentazione dell’offerta, per l’analisi di posizionamento abbiamo scelto un focus sul lusso, scoprendo che, da Booking.com risultano, ad aprile 2024, 28 hotel a 5 stelle.
In base ricerche effettuate per prezzo a notte in camera doppia, abbiamo individuato i 10 hotel con il prezzo medio più alto della città, per provare a comporre un’immaginaria piramide del lusso della metropoli meneghina.
Bulgari Hotel
Nascosto in un tranquillo giardino privato nel centro di Milano, il Bulgari Hotel è un rifugio di lusso che promuove una sensazione di esclusività e privacy.
Il suo design minimalista e i materiali di pregio attirano un pubblico alla ricerca di eleganza sobria e raffinata.
Four Seasons Hotel
Situato in un ex convento del XV° secolo, il Four Seasons combina storia e lusso moderno. Le sue camere riflettono un equilibrio tra comfort antico e design contemporaneo.
Situato nel cuore del Quadrilatero della Moda, l'hotel si posiziona come una destinazione per chi cerca una fuga lussuosa nel cuore pulsante della moda milanese.
Armani Hotel
Riflettendo la filosofia di Giorgio Armani, questo hotel offre un'esperienza di soggiorno dove ogni dettaglio è stato curato dal celebre designer.
Con la sua posizione nel prestigioso quartiere di Via Manzoni, l'Armani Hotel si posiziona per attrarre una clientela fashion-forward.
Mandarin Oriental
A pochi passi dal teatro alla Scala, il Mandarin Oriental offre un'esperienza che fonde l'ospitalità orientale con il glamour milanese.
L'hotel si rivolge a viaggiatori globali che apprezzano servizio impeccabile e design sofisticato.
Park Hyatt
Situato vicino al Duomo, il Park Hyatt si distingue per le sue spaziose camere e per un'offerta culinaria di alto livello.
L'hotel rappresenta la scelta ideale per chi cerca un'esperienza di lusso nel cuore storico e culturale di Milano.
Palazzo Parigi Hotel & Grand Spa
Questo hotel si eleva nel mercato per il suo grandioso design e una spa di lusso, offrendo trattamenti esclusivi.
Situato nel quartiere artistico di Brera, Palazzo Parigi attrae chi cerca cultura e relax.
Palazzo Cordusio Gran Melia
La prima struttura Gran Meliá a Milano si distingue nella città della moda, unendo lo stile italiano e l'essenza della capitale lombarda. Situato nel cuore di Milano, l'hotel è una porta d'accesso al ricco patrimonio culturale della città. Contribuisce alla rinascita di Piazza Cordusio e offre una cucina italiana e internazionale, con una vista panoramica a 360 gradi su Milano.
Grand Hotel et de Milan
Vicino al teatro alla Scala, è noto per il suo stile classico e il famoso ristorante Don Carlos.
Il Grand Hotel si posiziona come un ritorno all'epoca dorata milanese, attrattivo per chi apprezza la storia e la cultura
Principe di Savoia
Conosciuto per il suo approccio tradizionale al lusso, il Principe di Savoia offre una combinazione di charme storico e moderni comfort.
L'hotel si trova vicino alla stazione centrale, rendendolo accessibile e desiderabile per viaggiatori d'affari e di piacere.
Excelsior Hotel Gallia
Un'icona di stile a Milano, l'Excelsior Hotel Gallia è famoso per il suo design avanguardistico e le suite lussuose.
La vicinanza alla stazione centrale lo rende strategico per incontri di affari e conferenze internazionali.
Ok, ora l’elenco è completo, sei rimasto sorpreso? Quanti di questi hotel avevi già identificato?
Ti capita mai quando stai viaggiando per piacere o per lavoro di analizzare gli hotel della città in cui ti trovi?
Se non l’hai mai fatto ti consiglio di provare perché, oltre ad ottenere preziosi spunti di ispirazione, ti alleni a riconoscere i diversi elementi di posizionamento, cogliendo ogni volta maggiori sfumature che arricchiranno la tua conoscenza del marketing alberghiero.
Se ti piacerebbe leggere un articolo simile con l’analisi di un’altra città scrivici a info@albergatorepro.com!
Perché dovresti festeggiare l'arrivo di un nuovo competitor forte nella tua destinazione?
Notizia dell’ultima ora: Marriot sbarca a Como e si prepara a riconvertire lo storico Hotel Grand Bretagne sotto il brand Ritz Carlton.
Ora, considerando la crescita progressiva vissuta negli ultimi anni dalla prestigiosa destinazione lombarda, nulla di sconvolgente, se non che, come spesso accade, la notizia ha acceso un dibattito sulle pagine social locali, creando due fazioni opposte:
- da una parte chi è diffidente per l’arrivo di un altro operatore internazionale perché avrebbe preferito un imprenditore locale;
- dall’altra chi invece accoglie di buon grado un nuovo brand in grado di dare ulteriore lustro alla destinazione.
Facciamo un passo indietro.
Tenendo in una categoria a parte le città d’arte, Como è indubbiamente una destinazione d’élite (da un punto di vista turistico), che si siede al tavolo con una ristretta cerchia di sorelle con lo stesso grado nobiliare in Italia: Courmayeur, Cortina, Madonna di Campiglio, Portofino, Forte dei Marmi, Capri, Positano, Porto Cervo, Taormina.
L’arrivo del primo gruppo internazionale sul lago risale al 2015 con Hilton, seguito a ruota da Sheraton e Mandarin Oriental.
Ora, a prescindere dalla tua opinione personale, vediamo insieme cosa accade da un punto di vista tecnico, quando un brand di catena “atterra” in una nuova destinazione….
Punto primo: i fari del mondo si accendono su quella destinazione.
Oltre a portare una nuova visibilità data dai clienti e fan del marchio, che scopriranno il nuovo hotel on-line e su tutti i “cataloghi” della catena in questione, i dati diventano trasparente e questo fa tutta la differenza del mondo.
Ti sarai reso conto che purtroppo, in Italia, i dati relativi agli hotel sono ancora molto approssimativi e protetti da “un segreto professionale” che limita la condivisione e scoraggia gli investitori, nazionali ed internazionali.
Quando arriva una catena, invece, essendo la maggior parte di queste già presenti su piattaforme di condivisione tipo STR, in un attimo, come per magia, le performance del nuovo hotel sono consultabili e misurabili da tutte le altre catene internazionali, innescando un virtuosismo competitivo.
Devi sapere, infatti, che nessun operatore internazionale investirebbe mai in una destinazione dove non esiste uno storico che certifica le prestazioni degli hotel e il potenziale ritorno sull’investimento.
Al contrario, una volta resi trasparenti i dati, le valutazioni reddituali diventano semplici e immediate. Inoltre, se la destinazione ha performance competitive, gli hotel disponibili alla vendita diventano immediatamente più appetibili.
Punto secondo: il prezzo medio della destinazione impenna
Ipotizziamo che tu stia gestendo un hotel in una destinazione dove è appena sbarcato un operatore internazionale, ma che vendere non rientri tra i tuoi piani.
Diciamo anche che il tuo hotel sia al vertice della piramide per quanto riguarda il prezzo a camera per il contesto di riferimento.
Se tu stai vendendo a una media di €250 a notte e arriva un competitor che alza l’asticella a €400 €, ecco che il tuo hotel, che prima risultava essere “costoso”, in un attimo diventa “conveniente” rispetto al nuovo, sia a parità di reputazione, che di condizioni strutturali, con tutto ciò che ne consegue in termini di percezione del rapporto “qualità-prezzo” e possibili rialzi di prezzo.
Considera che, anche se il tuo hotel non si posiziona al vertice della piramide, per effetto domino, anche i prezzi degli hotel che si trovano più in basso nella scala di valore vedono crescere i prezzi, proporzionalmente.
In ogni modo, anche se la tua destinazione non ha un appeal sufficiente per attirare un brand internazionale, il fenomeno si ripete, seguendo lo stesso identico schema anche quando arriva un compitor forte con una struttura più nuova, una classificazione e un prezzo medio superiore a quello a cui stai vendendo ora, a prescindere che l’hotel batta bandiera americana o sia stato acquisito da un tuo vicino di casa.
Ora, mi rendo conto che, se non hai mai vissuto una dinamica simile, questo ragionamento può sembrarti controintuitivo. Infatti, mi è capitato decine di volte in passato, che albergatori con cui collaboravo mi chiamassero terrorizzati per annunciarmi l’arrivo di “un nuovo mostro a farci concorrenza”.
Immagina la mia reazione quando accoglievo la notizia esultante come se avessi appena ricevuto un bonifico 🙂 .
Altro aspetto da non sottovalutare relativamente alla questione, è l’atteggiamento della pubblica amministrazione locale quando si configurano opportunità simili in destinazioni turistiche “minori.”
Essendo la politica, come normale che sia, composta da politici e non da addetti ai lavori, nel 99% di casi il meccanismo che ti ho appena descritto viene completamente ignorato. Anzi, paradossalmente, quando un operatore internazionale manda i suo emissari a sondare il terreno per valutare opportunità d’acquisto, a volte si innesca un vero e proprio sistema di ostracismo atto a “disinnescare l’incursione straniera”.
In pratica, nel tentativo di assecondare l’opinione pubblica, si procede al grido di “priorità agli imprenditori locali”, con una propaganda mediatica che mette pressione agli investitori del territorio per farsi avanti, cogliere un’opportunità ed evitare che “un patrimonio locale venga venduto all’estero”, spauracchio che va di gran moda.
Adesso chiamiamo le cose con il loro nome: questo non è altro che provincialismo.
In nessun modo un progetto imprenditoriale dovrebbe essere giudicato in base alla provenienza dell’investitore.
Al contrario dovrebbe essere valutato in base al potenziale di sviluppo e al valore aggiunto che è in grado di portare al territorio.
Per capirci, quando arriva un brand internazionale in una destinazione di provincia italiana qualunque, quello che accade è che il livello della competizione si alza, i prezzi aumentano e si crea una nuova ricchezza che viene distribuita anche sul territorio.
Ovviamente, dal momento che ogni medaglia ha il suo rovescio, non è chiunque arrivi da fuori sia da privilegiare agli imprenditori locali, ma nel momento in cui le credenziali sono di prim’ordine, il progetto è sostenibile ed esiste un piano di sviluppo pluriennale, quello che dovrebbe fare l’amministrazione pubblica è AGEVOLARE l’ingresso di un nuovo operatore, concedendo deroghe, vantaggi e, magari, dando la possibilità di costruire laddove ne esiste la possibilità, coerentemente con il piano urbanistico locale.
E tu? Hai mai vissuto i vantaggi dell’arrivo di un competitor di livello superiore nella tua destinazione?
Sei interessato a conoscere TRE delle destinazioni dove nei prossimi anni sbarcheranno PER LA PRIMA volta nuovi brand di catena?
Se stai valutando nuovi investimenti, seguimi su Instagram per cogliere le anticipazioni e portarti avanti nelle trattative.
La passione è sempre la passione
È stato un anno pienissimo.
Il tour in giro per l’Italia, il lancio del corso, il lancio del libro, i clienti, l’hotel da gestire, poi di nuovo la preparazione del corso, il corso…
Il corso più grande e più bello di sempre.
Sembrerà banale, ma tutto questo era addirittura difficile da immaginare fino solo a 4 anni fa.
Ora è tutto vero.
Qui dentro siamo ormai 5.000 e siamo molto più di un gruppo facebook per albergatori.
Siamo uniti da qualcosa che va oltre il fatto di “fare lo stesso mestiere”.
La passione, alla fine è sempre la passione.
Quella che ti tiene sveglio di notte per cercare un nuovo hotel, quella che non vedi l’ora di vedere il report delle vendite…
La passione che amplifica la soddisfazione o la frustrazione per una recensione.
Quella che alimenta lotte in famiglia per portare avanti un’idea di cambiamento.
Che accende le discussioni con i colleghi, i soci, i collaboratori.
La passione che da il gusto della vittoria all’ultima camera venduta.
La passione che si trasforma in disturbo ossessivo compulsivo, che si placa solo nel vedere il giardino o la sala perfettamente in ordine, simmetricamente sovrapposta all’immagine ti eri fatto in testa.
Il sorriso di un cliente che ti saluta prima di partire…
Molti di voi, molti di noi, durante il corso hanno usato la parola “FAMIGLIA”, che personalmente mi fa sempre un pò paura.
Perché la famiglia è una cosa sacra e non andrebbe mai mischiata con le cose di lavoro.
Ma alla fine della fiera, dove sta il confine?
Qual è il vero significato della parola?
Io penso che famiglia siano un insieme di persone che condividono le stesse origini, gli stessi valori e vivono la stessa casa.
Ecco, nei miei sogni più puri, vorrei che Albergatore Pro fosse proprio questo.
La casa degli Albergatori professionisti di tutta Italia.
La NOSTRA famiglia lavorativa.
E, se per un giorno, o un solo momento, avete condiviso questo pensiero…beh allora io e Daniele Sarti abbiamo vinto.
A proposito.
Dicono che il Natale sia il momento in cui i desideri si avverano…
Per quanto mi riguarda Albergatore Pro è la dimostrazione pratica che i sogni possono diventare realtà.
Per quanto riguarda tutti voi invece, vi auguro che il viaggio imprenditoriale che stiamo facendo insieme, possa aiutarvi a diventare le persone che volete diventare.
Buon Natale.
Fare Branding nel 2020 - Pecore e Leoni faranno la stessa fine
Sembra ieri.
Invece sono passati ormai tre anni dalla prima edizione del corso Albergatore Pro.
All’epoca per la prima volta in Italia abbiamo divulgato un vero e proprio manuale di istruzioni per la creazione del brand di un hotel.
Erano solo 34 slide.
Ma contenevano la declinazione pratica di tutte le regole auree, declinate al marketing alberghiero.
A seguito di quel corso, la mia casella mail è stata letteralmente invasa da richieste di partecipazione a corsi, fiere, webinar e articoli su blog di settore.
Il che mi sembrava abbastanza surreale.
In fondo avevo semplicemente “messo in fila”, i fattori che avevano permesso a decine di albergatori in tutta Italia, di svettare, staccandosi completamente dai competitor.
Oggi, a distanza di 3 anni, il mercato è decisamente più maturo da un punto di vista della consapevolezza.
Ma, sapete cosa c’è?
Per quanto le leggi del posizionamento abbiano ormai messo radici nel mercato alberghiero, per assurdo c’è addirittura più confusione di prima.
Cos’è un brand?
Un’idea, una percezione, una scelta.
Il problema è che queste cose sono troppo astratte e la mente umana fa fatica ad “afferrarle”.
Per capire le cose abbiamo bisogno di riferimenti che conosciamo.
Cos’è un brand?
Ferrari, Nike, Apple.
Marchi, straordinari esempi di influenza, ma anche cose, che riusciamo a vedere e possiamo toccare.
Tutto molto più chiaro.
Ora se parliamo di branding dell’hotel, succede la stessa cosa.
Possiamo parlare per anni di scelta della categoria, definizione del target, incremento della percezione…
Ma alla fine per spiegarci servono gli esempi.
Bellagio, Marina Bay Sands, Cavallino Bianco.
Ora, qual è il punto del discorso?
Il punto è che nessuno startupper, per quanto sognatore, quando inizia può prendere come riferimento una multinazionale.
Non è sano, perché una multinazionale ha strumenti sofisticatissimi, budget milionari e margini di errore che ucciderebbero qualunque imprenditore normale.
Con gli hotel accade la stessa cosa.
Gli hotel che prendiamo come riferimento sono, nella maggior parte dei casi, progetti milionari, in destinazioni conosciute in tutto il mondo.
Un’altra partita, su un altro campo, con regole completamente diverse da quelle con cui ti confronti ogni giorno.
Ora, questa distanza concettuale, porta come conseguenza, due reazioni diametralmente opposte.
Da una parte, molti albergatori spaventati, si bloccano perché considerano il percorso di costruzione di un brand qualcosa di irraggiungibile e completamente fuori dalla loro portata.
Contestualmente, pochi albergatori “coraggiosi” si espongono con investimenti senza possibile ritorno, perché ignorano il contesto competitivo.
Purtroppo, pur con approcci diametralmente opposti, entrambi i comportamenti sono ugualmente mortiferi.
Questo perché non considerano due principi fondamentali dell’attuale condizione di mercato:
- Nel 2020 stare fermi significa retrocedere
- Nel 2020 i margini di errore sono minimi e, se sbagli rotta, non puoi più tornare indietro
Ancora una volta tutto dipende dai numeri.
Gli albergatori della prima categoria non conoscono il potenziale sviluppo e non si rendono conto di quanti soldi stanno lasciando sul piatto ogni anno.
Al contrario, gli albergatori della seconda categoria non conoscono i reali limiti di un business che, per sua natura, non può espandersi verticalmente.
La morale della favola è che nel 2020 se hai paura e ti blocchi, sei destinato al fallimento.
Se ignori il pericolo e ti butti ruggendo contro il nemico, fallisci comunque.
La cattiva notizia per te che stai leggendo, è che non basta evitare gli estremi per salvare il tuo hotel.
La buona notizia è che esiste un piano per agire consapevolmente ed evitare rischi che possono distruggere i tuoi progetti personali e professionali.
Al corso Albergatore Pro di novembre vedremo insieme come individuare i confini del contesto in cui lavori e come battere i tuoi competitor ottenendo risultati a prescindere dagli andamenti della destinazione.
Attenzione però:
Il 31 ottobre i prezzi aumenteranno fino a 1.197 €.
Il che significa che hai CINQUE giorni per prenotare il tuo posto in sala.
P.S. Se i posti finiscono prima, poi non dire che non ti avevo avvisato…
https://www.albergatorepro.com/acquista-biglietto-corso-2019/
Siamo qui per offrirti il supporto di cui hai bisogno, contattaci!
Clicca sul link qui sotto per inviarci una richiesta specifica sulle tue necessità.
Richiesta inviata correttamente!
Sarà nostra premura ricontattarti prima possibile.
È stato riscontrato un errore durante l'invio del messaggio. Riprova di nuovo.