Chat GPT: a cosa serve davvero per chi gestisce un hotel?
Chat GPT: a cosa serve davvero per chi gestisce un hotel?
Dato che con tutta probabilità ne avrai sentito parlare, provo a darti alcune primissime linee guida sull’utilizzo di questo strumento ormai sulla bocca di tutti.
Partiamo dal principio.
Che cos’è Chat GPT?
Tecnicamente è un modello di linguaggio progettato per generare testo in modo autonomo che può essere utilizzato per diverse funzioni: traduzioni automatiche, ricerche specifiche, creazione di guide, etc.
In pratica ti colleghi ad un sito e puoi chattare con un assistente virtuale che risponde alle tue domande. Puoi chiedergli, ad esempio, “Che cos’è Chat GPT?” e lui ti risponde.
Sappi, però, che la definizione che ha dato a me non era ok per essere compresa da un “non addetto ai lavori”, quindi ci ho dovuto mettere mano (giusto per farti capire).
Come di consueto non entro nel tecnicismo, che a noi non interessa. Quello che voglio, invece, è che tu capisca in che modo puoi sfruttarne le funzionalità e qual è l’attuale potenziale dello strumento.
Iscrizione: al momento basta scrivere Chat GPT su Google, accedere al sito e con una semplice registrazione sarai on-line. Tutto gratis (per ora).
Funzionamento: puoi impartire richieste direttamente scrivendo in chat e, magicamente, l’intelligenza artificiale ti risponderà proponendoti risultati di ogni tipo.
Per iniziare a prendere confidenza prova a “giocarci” chiedendo alla chat quello che ti va e stai a vedere cosa succede.
Ora veniamo a noi.
La prima cosa che ho pensato usando questo giochino, in riferimento ai nostri hotel, è questa: tutt’ora, nel 2023, la maggior parte degli albergatori hanno siti web non competitivi, progettati “dal cuggino” o amico smanettone, o ancora, da un’agenzia locale che si occupa anche di riparazioni hardware, corsi di informatica per casalinghe, etc.
Al contempo, moltissimi albergatori si rifiutano (quando non lo detestano) di occuparsi del copy del sito e delle newsletter. Per non parlare degli annunci per le sponsorizzate… Ecco, Chat GPT può essere di aiuto anche su questo.
Facciamo degli esempi.
Ovviamente, per poter ottenere il risultato più efficace, devi dare alla chat le informazioni più dettagliate e precise possibili. Più informazioni fornisci, meglio l’algoritmo riesce a rispondere.
Ecco allora alcune delle cose che puoi fare, fin da subito, grazie all’aiuto di Chat GPT:
- creare un annuncio ADS: chiedi di realizzare un copy per una campagna pubblicitaria su Facebook di 120 caratteri fornendo i dettagli che vuoi far emergere come, ad esempio, nome del tuo hotel, città in cui si trova, caratteristiche della vacanza (hotel al mare, per famiglie, zona tranquilla, vicino al centro, city bike gratuite per gli ospiti, piscina riscaldata, etc.), target a cui ti rivolgi, dettagli caratteristici della struttura, punti di forza unici e, magari, chiedi che ti procuri tre copy diversi tra cui scegliere;
- rispondere ad una recensione: che sia positiva o negativa (soprattutto se ti capita di rispondere istintivamente), chiedi alla chat di generare una risposta adeguata al commento ricevuto. In questo modo manterrai un tono sereno e distaccato senza il bisogno di dover delegare il compito a qualcuno dello staff;
- realizzare un annuncio di lavoro: se hai bisogno di assumere personale (che sia di sala, booking o qualsiasi altro reparto), chiedi alla chat di scrivere un annuncio citando il nome dell’hotel e specificando la figura che stai cercando, con relative mansioni e competenze richieste. Nel farlo potrai anche domandare a Chat GPT di usare come incipit la descrizione della tua struttura, in modo da fornire una prima panoramica a chi risponderà.
Ora preparati un caffè e goditi i risultati…
Di seguito alcune considerazioni importanti per trasmettere un messaggio realistico, stemperando i toni sensazionalistici ma, allo stesso tempo, guardando alle prospettive di sviluppo:
- a novembre Chat GPT non parlava italiano. Ora si;
- il “gioco” non può sostituire l’attività umana. Un copywriter professionista lo batte 10-0;
- il 90% delle agenzie web da fuori non assumono copywriter professionisti. Al massimo sono tecnici web o appassionati digital che eseguono un “copia-incolla” di materiali prodotti in precedenza da figure con la loro stessa qualifica;
- I risultati che lo strumento è in grado di produrre sono lontani da un copy ottimale.
Tuttavia, tra il non produrre nulla, perché scrivere è l’ultima delle tue priorità, e l’avere delle tracce preimpostate su cui lavorare con la tua web agency, può farti fare un salto quantico nella comunicazione con i tuoi ospiti.
In poche parole, risolto il problema della “pagina bianca”, puoi divertirti a correggere e aggiungere le tue pennellate alle bozze. Poterne disporre, sapendo che si evolveranno sempre più velocemente, farà sì che chi lavora nel web abbia ancora più responsabilità.
A breve anche imprenditori meno competenti in termini di copy saranno in grado di confrontare il lavoro di una chat virtuale con quello di un copywriter, accorgendosi che molto spesso non c’è differenza a livello di produzione. Quindi, o le agenzie si evolvono, aumentando il livello di competenza dei propri addetti, o verranno semplicemente sostituite dallo strumento.
Ora, prima di concludere e lasciarti ai tuoi test, ti ricordo, a scanso di equivoci, che la tua priorità come imprenditore NON è produrre contenuti.
ll lavoro che devi fare A MONTE e che non potrai mai delegare è un altro:
- definire precisamente il target del tuo hotel;
- evidenziare i punti di forza della tua struttura;
- identificare i servizi dedicati al target che hai scelto e che i tuoi competitor non sono in grado di offrire (o non sono in grado di offrire con lo stesso livello di specializzazione);
- creare offerte specifiche ad alto valore percepito per il tuo cliente target.
Metti tutto nero su bianco e crea un documento a cui fare riferimento per TUTTE le tue comunicazioni on-line e off-line.
Bene, per ora io mi sono divertito ad esplorare la questione copy, ma ci sono sicuramente altre funzioni per le quali la chat può essere usata in hotel.
Ovviamente, siamo solo agli inizi. Il margine di miglioramento di questo modello di intelligenza artificiale è enorme. Basti pensare che fino a pochi mesi fa era in grado di rispondere soltanto a domande in inglese.
E tu? Hai già provato lo strumento? Hai già individuato altre applicazioni pratiche?
In caso contrario, prova subito e condividi le tue scoperte.
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